giovedì 10 marzo 2011

Ladri Di Cadaveri (voto 1)

Esistono grandi registi che, dopo un lungo periodo di assenza, tornano dietro la cinepresa e regalano grandiosi capolavori, proprio al termine della loro carriera (mi viene in mente il Kubrick di 'Eyes Wide Shut' oppure l'inedito Monte Hellman di 'Road To Nowhere'). Ne esistono altri, invece, che vivendo di rendita per il loro glorioso passato hanno la malaugurata idea di riproporsi al pubblico e ricevono l'ovazione da parte di molti, malgrado l'effettiva qualità della loro opera sia decisamente scarsa. Questo è successo un po' di anni fa con Sydney Lumet nel pessimo 'Onora il padre e la madre'. Questo succede, ahinoi, col grande John Landis in 'Ladri di cadaveri'. Se il nome del regista non fosse quello di 'The Blues Brothers' e 'Animal House', col cavolo che saremmo qui a parlare di questo film. Sta roba non sarebbe mai stata girata. Ma che è? Un comico che non fa ridere. Mai. Giuro, non c'è nessuna battuta, nessuna scena che faccia anche solo sorridere. Ho accennato a un semi-sorriso quando un tipo si schiaccia il piede con una porta. Ho detto tutto. Non è nè una commedia british nè una commedia americana, uno strano ibrido che non porta da nessuna parte. Trama stanchissima, che parte con uno spunto macabro che fa solleticare anche i più perbenisti. Ma a lasciare sconcertati è la prevedibilità e la goffaggine dei tempi comici, delle battute, delle trovate. Mi spiace molto per Simon Pegg, che trovo un ottimo attore comico come ha ampiamente dimostrato in 'Shaun Of The Dead'. Non so cosa sia saltato in testa a John Landis di tornare a fare cinema in questa maniera. Saranno stati motivi economici piuttosto che malinconici del tempo che fu, ciò non toglie che 'Ladri di cadaveri' sia un brutto film e che la sua scelta di chiudere la carriera così mestamente sia stata cattiva.

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