mercoledì 14 dicembre 2011

I Film Dell'Anno Degli Amici e Lettori

Potremmo essere noi quello sbaglio.
Per un soffio, il film preferito dagli amici e lettori risulta essere Melancholia (bella rivincita dopo l'esclusione, sofferta, dalla Superclassifica), che con 5 voti prevale su The Artist e Midnight in Paris (4 preferenze). Con 3 voti troviamo The Tree Of Life e Il Cigno Nero, mentre con 2 ci sono Carnage, This Is England, Il Discorso Del Re, Habemus Papam e Faust. Seguono tredici film con 1 voto, ovvero le chicche, quelli che pochi fortunati hanno visto ma che valgono altrettanto.

Alvise Wollner

The Tree Of Life:
Universale
The Artist: Magistralmente Nostalgico
Una Separazione: Tremendamente Umano

Andrea De Poli
The Tree Of Life:
Unico e Inimitabile
The Artist: Coraggioso, Ben Ritmato e Frizzante
Melancholia: Prorompente

Angelica Gallo

Midnight In Paris:
Poetico
Melancholia: Pura Arte
Almanya: Inaspettato

Filippo Festuccia
Il Discorso Del Re:
da ogni punto di vista (trama, recitazione, comparto tecnico), il film migliore della stagione, Colin Firth immenso.
I Tre Moschettieri: così trash che scavalla e diventa strepitoso, a modo suo la perfetta sintesi di cosa è Hollywood (e la cultura pop) oggi.
Midnight In Paris: Allen colpisce ancora, non solo un gran film ma la fotografia di un'età d'oro.

Francesco Bagnoli
Il Cigno Nero:
una dose di Aronofsky in vena per incubi bellissimi.
Habemus Papam: umorismo surreale miscelato a drammi esistenziali e condito da cinismo. Abbiamo Nanni.
Warrior: vite parallele: i migliori gladiatori bevono Coca Cola. E questa è Sparta.

Jacopo Conti
Habemus Papam:
pungente, piacevole e corretto. L'ironia di Moretti è ai massimi livelli, perfettamente amalgamata ad una ricostruzione realizzata con precisione (sottolineata, tra l'altro, da esponenti del Vaticano stesso). Peccato per il finale in sospeso.
The Tree Of Life: molto pretenzioso, forse troppo. Finisce con l'essere un film doppio: una parte - quella legata al microcosmo familiare - bellissima, con un ottimo Brad Pitt; l'altra - quella riferita all'infinito, allo spazio e alla dimensione onirica - più potente dal punto di vista dell'immagine ma meno puntuale e, forse, eccessiva.
Carnage: il teatro dentro il cinema. Due coppie di genitori si incontrano per discutere di un litigio tra i rispettivi figli; dall'iniziale falsa formalità dei rapporti, gradualmente, ci si ritrova dentro una isterica e amaramente divertente lite vera e propria. Consigliato agli amanti dei dialoghi di qualità.

Juxhin Myzyri
Midnight In Paris:
Rinocerontesco
Enter The Void: Extra-Vagante
Il Cigno Nero: Sottocutaneo, Ossessionante

Linda Grazia Pola
Il Cigno Nero:
Terribilmente Profondo
This Is England: Agrodolce
Carnage: Geniale

Luca Recordati
The Artist:
Lo Splendore
Melancholia: L'Angoscia
Faust: La Cupezza

Martina Pattonieri

L'Ultimo Terrestre:
l'incapacità di comunicare dell'uomo moderno come tesi di partenza per un film imperfetto ma incredibilmente sincero, surreale e spiazzante. La rappresentazione della natura umana, anche e soprattutto quella brutta, gretta e borderline, porta lo spettatore a confrontarsi con se stesso e con la società marcia in cui vive. Alcune sequenze e dialoghi (grazie Herlitzka) puramente geniali.
Melancholia: cinema come terapia per le nostre innate fobie e ansie, Lars ci ha abituati così. E qui si soffre, ci si angoscia e ci si deprime per tutta la durata della pellicola. Un film che vale la pena d'essere visto anche solo per gli incredibili tableau vivant iniziali e per il finale apocalittico. Cinema puro e fragile, bello.
L'Amore Che Resta: la morte che attrae e repelle, una storia d'amore impossibile, breve quanto intensa, tra due adolescenti fuori dal comune. La riflessione di Gus Van Sant si concentra sul legame ancestrale di amore e morte, ed emerge attraverso un fitto intreccio di simboli e citazioni che percorrono immagini e parole. I dialoghi scarni e taglienti fendono le scene pulite, geometricamente perfette, sullo sfondo di un freddo autunno americano.

Massimiliano Gavinelli
The Artist:
Il Nuovo Paradigma Di "Gemma"
Ruggine: Impeccabilmente Perfetto
Melancholia: Le Visioni Di Un Folle Esteta

Marco Sereno Dal Toso
This Is England:
Anticonformista e Realistico
I Primi Della Lista: Fantasioso e Garbato
Il Ragazzo Con La Bicicletta: Duro e Commovente

Melis Rossi
Miracolo a Le Havre:
Essenziale
Non Lasciarmi: Disturbante
Il Discorso Del Re: Perseverante

Paolo Quaglia
Faust:
cinema ai livelli più alti con contaminazioni di poesia.
Che Bella Giornata: lo spaccato sociale in chiave ironica dei primi anni zero.
Midnight In Paris: La Malinconia




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