sabato 9 novembre 2013

Top 5 Milanow - Milano Oggi

A Milano la vida loca si fa.

Milano è la mia città. Una città ormai descritta dalla maggior parte di registi, cantanti, scrittori e artisti vari soltanto attraverso stereotipi: da una parte le discoteche e la cocaina, dall'altra le periferie e la delinquenza. Nel mezzo, il milanese che lavora, che va sempre di fretta, sull'orlo di una crisi di nervi. Recentemente, ho visto due film che secondo me non raccontano in maniera corretta Milano, 'La variabile umana' di Oliviero e 'L'intrepido' di Amelio. Entrambi i lavori la dipingono come un luogo eccessivamente umbratile, cupo, spettrale. Di conseguenza, mi è venuto automatico pensare a quali siano stati i film degli ultimi anni in grado di cogliere almeno alcuni aspetti autentici di Milano.

5 - Fame Chimica - Paolo Vari & Antonio Bocola, 2003
Il famoso film sulla Barona, uno dei quartieri più discussi sulle pagine di cronaca dei giornali. E' il migliore sulle periferie milanesi. Seppur girato in maniera piuttosto naif, non si può non riconoscere una certa sincerità e trasparenza nell'operazione, che evita ogni tipo di spettacolarizzazione. Fa sicuramente sorridere lo schematismo con il quale l'operaio impegnato viene contrapposto allo spacciatore zarro, ciononostante è un'opera che, con pochi mezzi, inquadra bene una realtà, senza retorica.

4 - Happy Family - Gabriele Salvatores, 2010
Uno dei migliori Salvatores degli ultimi tempi, indubbiamente debitore della commedia stilizzata alla Wes Anderson. Ottimo cast (simpatico De Luigi, irrefrenabile Abatantuono, superlativo Bentivoglio) e sullo sfondo una Milano romantica, solare, un po' malinconica, tra i Navigli, Porta Genova, Brera e il Teatro Carcano. Bellissime alcune riprese che puntano verso l'alto, verso le guglie del Duomo e verso le terrazze colme di fiori di alcuni palazzi del centro.

3 - A Casa Nostra - Francesca Comencini, 2006
Si', questo è un film duro, che punta il dito contro Milano e alcuni dei suoi loschi individui, in modo particolare politici e banchieri. Ma lo fa senza fronzoli, in maniera aggressiva, senza alcuna tentazione di facile caratterizzazione. A differenza di Oliviero e Amelio, Francesca Comencini è interessata all'oggettiva rappresentazione di chi Milano la conosce, e la descrive nella sua meschinità perchè è altrettanto consapevole della sua bellezza.

2 - Come L'Ombra - Marina Spada, 2006
E' il secondo capitolo di una trilogia sulla Milano meno appariscente, dopo Forza Cani (che raccontava di squatter e di fabbriche abbandonate) e prima del più celebre Il mio domani (sulla Milano manageriale). Ambientato in estate, in una città praticamente deserta, racconta la storia di una agente di viaggio, poco più che trentenne, un po' insofferente, ma responsabile e tollerante. Un bellissimo ritratto femminile, lontano da ogni luogo comune. E, sullo sfondo, una meravigliosa Porta Romana.

1 - Io Sono L'Amore - Luca Guadagnino, 2009
Film di una ambizione spropositata, che conta probabilmente più detrattori che estimatori. Io lo trovo meravigliosamente incompiuto, elegante, raffinato. Parla di una Milano ricca, nobile, che sta inesorabilmente attraversando un declino senza possibilità di sosta. Girato in maniera entusiasmante, sopperisce alla mancanza di un vivace impianto narrativo con la sola bellezza dei luoghi e degli ambienti, protagonisti aggiunti. E c'è anche una Sanremo di una classe sopraffina, dagli odori di biancospino e dai sapori ruspanti dell'entroterra.










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