martedì 24 maggio 2016

Top 5: Maggio 2016

5 - Wilde Salomé - Al Pacino (voto 7)
Al Pacino omaggia in maniera originale e anticonvenzionale un personaggio geniale, scomodo e ribelle come Oscar Wilde: un atto d'amore che prende vita sia sul palcoscenico che tra i luoghi che hanno segnato l'esistenza dell'autore. Il film rasenta un eccesso di autoreferenzialità, compensata dalla clamorosa presenza scenica di Jessica Chastain, seducente ed erotica come possono essere soltanto il corpo, le labbra, l'anima di una donna alle prese con i demoni del peccato e del desiderio.

4 - Al di là delle montagne - Jia Zhang-ke (voto 7)
Sulla carta un melodramma famigliare, ma l'ambizione è di raccontare la graduale trasformazione della mentalità di un Paese come la Cina in una colonia capitalista, ormai abbandonatasi al richiamo del dio denaro. Alcuni passaggi sono di grande cinema e di indubbia forza emotiva, ma forse tutto poteva essere meno palese ed esplicito: il protagonista si chiama Dollar e si trasferisce in Australia, innamorandosi di una donna più grande che gli ricorda la madre che non vede da anni. Un po' troppo.

3 - Money Monster - Jodie Foster (voto 7)
Thriller ritmato, divertente, che cerca di farsi specchio del presente e racconta la società dei collassi finanziari e l'industria televisiva dell'infotainment. Tutto troppo veloce e intricato per essere compreso dall'americano medio: dopotutto, nessuno più fa giornalismo d'inchiesta, anzi, nessuno fa giornalismo e basta. A differenza di The Big Short, non è necessaria una laurea alla Bocconi per seguire i passaggi economici; e, senza intellettualismi, la Foster parla di oggi con la giusta dose di cinismo.

2 - Microbo & Gasolina - Michel Gondry (voto 8)
Il nostro amato Michel Gondry continua a osservare la meccanica delle emozioni con una delicatezza e una creatività che non appartiene a nessun altro cineasta del nuovo millennio. Questa volta, si sofferma su un dolente romanzo di formazione, un teen-road movie magico e semplice che evita ricatti emotivi e sentimentalismi. E, con ironia e affetto, definisce l'amicizia come un incontro tra solitudini e anticonformismi per affrontare gli ostacoli della crescita e del tempo.

1 - Julieta - Pedro Almodovar (voto 8)
Dopo tre film anomali e poco riusciti, Pedro rispolvera il suo cinema di pura passione: non con un almodrama, ma con un drama seco. E, tranne qualche tema fin troppo risaputo (il sesso che lenisce il dolore), riflette sulle vite che abbandoniamo e quelle a cui siamo costretti ad affidarci per ripartire. Un'opera sui cambiamenti, sui punto e a capo, spesso dovuti all'ineluttabilità del fato che paghiamo con il senso di colpa. Meravigliosa Adriana Ugarte, nuova musa con occhi da cerbiatto.




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