sabato 28 marzo 2020

Top 5: Marzo 2020

5 - Raccontami di un giorno perfetto - Brett Haley (voto 7)
Elle Fanning ha perso la sorella in un incidente stradale, Justice Smith è un emarginato con disturbi bipolari. Si innamoreranno. Il rischio era un teen movie furbo e ricattatorio, che calcasse la mano in maniera ruffiana come la terrificante serie Tredici. E invece il racconto procede con grazia e leggerezza, e il ritratto dei protagonisti appare credibile e naturale. 

4 - Spenser Confidential - Peter Berg (voto 7)
Action comedy ritmata e cazzona al punto giusto, in cui Mark Wahlberg interpreta un ex poliziotto finito in carcere dopo essere stato incastrato da un superiore corrotto. Molti "topoi" del noir bostoniano dalle tinte irlandesi, con il valore aggiunto della bellezza e delle verve di Iliza Schlesinger, comica americana senza peli sulla lingua. 

3 - Lost Girls - Liz Garbus (voto 7)
Thriller tratto da una storia vera: quattro prostitute vengono uccise in maniera brutale, ma la polizia e i mezzi di comunicazione sembrano orientati a colpevolizzarle. Allora comincia la battaglia di madri e sorelle delle vittime, simbolo di una working class americana che combatte contro le ingiustizie. Opera dal valore nobile, scritta e diretta con lucidità e passione.

2 - Ultras - Francesco Lettieri (voto 8)
Il distacco graduale di un capotifoso dal branco in cui è cresciuto: Lettieri sottolinea le difficoltà di divorziare da un contesto in cui non si conosce l'accesso a strade alternative e vie di fuga. E, con uno stile documentaristico ed estetizzante, fotografa una Napoli di oggi avvolgente e tormentata, sfruttando al meglio la bellissima colonna sonora di Liberato. Realizzando una pellicola umana e potente, capace di descrivere un fenomeno locale con un linguaggio universale.

1 - Diamanti grezzi - Benny e Josh Safdie (voto 9)
Il ritorno sontuoso di Adam Sandler a un'ironia cinica e a un personaggio vero, un perdente nato che cerca di dimostrare di conoscere le squallide regole di sopravvivenza, ma è vittima della cattiveria di un mondo spietato e disperato. L'America di oggi dei Safdie è figlia degli sconfitti di Scorsese e del nichilismo dei fratelli Coen: una società marcia, arrogante e fasulla, ormai disabituata a riconoscere il valore effettivo dei beni da cui è circondata.