5 - Figli - Giuseppe Bonito (voto 7)
Il film appartiene soprattutto allo sceneggiatore Mattia Torre (Boris, La linea verticale), scomparso nel 2019 a soli 47 anni. Ed è una delle commedie italiane recenti meglio scritte: battute al vetriolo, un sano sarcasmo che riesce a non eccedere in cinismo ma è utile per descrivere una condizione famigliare medio-borghese sempre più in difficoltà. Scontri generazionali e crisi di coppia affrontate con la giusta misura, senza piagnistei, con cura e sensibilità. Disponibile On Demand
4 - Tornare - Cristina Comencini (voto 7)
Accolto con troppa diffidenza, in realtà è uno dei film più riusciti della regista. Un melodramma femminile psicanalitico che flirta con un impianto semi-horror ben confezionato, tra echi di Almodovar e un'ardita costruzione narrativa che sovrappone due differenti piani temporali. Un confronto con i luoghi e i fantasmi del passato, tra le suggestive cornici di Posillipo e del Circeo. Brava e dolente Giovanna Mezzogiorno, finalmente ritrovata. Disponibile On Demand
3 - Squatter - Olivier Abbou (voto 7)
Una delle molte produzioni francesi recenti disponibili su Netflix, che recuperano la grammatica e l'essenzialità dei b-movie. Questa è la più violenta e sgradevole, ma anche la più adatta a una lettura politica: come nei film di Jordan Peele, lo spunto ruota intorno a un conflitto di classi sociali irrimediabile e senza margini di compromesso. Ma la messa in scena è essenziale, e il thriller-horror viene riportato alla sua natura più fisica e irrazionale. Sangue e tensione, niente di più. Disponibile su Netflix
2 - Favolacce - Damiano e Fabio D'Innocenzo (voto 8)
Seconda prova dei fratelli D'Innocenzo, vincitrice a Berlino del premio per la sceneggiatura. Un ritratto feroce, pessimista e stilizzato dell'impoverimento culturale e morale della piccola borghesia italiana, con uno sguardo più autentico e originale rispetto a La terra dell'abbastanza. Il punto di vista dei bambini è la scelta vincente, piccoli ribelli nichilisti in una società che affoga nell'invidia, nella meschinità e nella disperazione. Il tono dark è in perfetta simbiosi con il titolo. Disponibile On Demand
1 - Tornare a vincere - Gavin O'Connor (voto 8)
Ben Affleck sempre più grosso e alcolizzato, nel ruolo di un ex giocatore di basket separato che accetta con poca convinzione il compito di allenare una squadra delle superiori. Classica ballad americana sul fallimento e sul riscatto, impreziosita dalla regia di O'Connor, che riesce a smussare ogni eccesso di retorica e a emozionare con una confezione impeccabile, muovendosi tra piccole storie di provincia al servizio di un protagonista che fa del suo corpo deteriorato il tiro vincente. Disponibile On Demand
Il film appartiene soprattutto allo sceneggiatore Mattia Torre (Boris, La linea verticale), scomparso nel 2019 a soli 47 anni. Ed è una delle commedie italiane recenti meglio scritte: battute al vetriolo, un sano sarcasmo che riesce a non eccedere in cinismo ma è utile per descrivere una condizione famigliare medio-borghese sempre più in difficoltà. Scontri generazionali e crisi di coppia affrontate con la giusta misura, senza piagnistei, con cura e sensibilità. Disponibile On Demand
4 - Tornare - Cristina Comencini (voto 7)
Accolto con troppa diffidenza, in realtà è uno dei film più riusciti della regista. Un melodramma femminile psicanalitico che flirta con un impianto semi-horror ben confezionato, tra echi di Almodovar e un'ardita costruzione narrativa che sovrappone due differenti piani temporali. Un confronto con i luoghi e i fantasmi del passato, tra le suggestive cornici di Posillipo e del Circeo. Brava e dolente Giovanna Mezzogiorno, finalmente ritrovata. Disponibile On Demand
3 - Squatter - Olivier Abbou (voto 7)
Una delle molte produzioni francesi recenti disponibili su Netflix, che recuperano la grammatica e l'essenzialità dei b-movie. Questa è la più violenta e sgradevole, ma anche la più adatta a una lettura politica: come nei film di Jordan Peele, lo spunto ruota intorno a un conflitto di classi sociali irrimediabile e senza margini di compromesso. Ma la messa in scena è essenziale, e il thriller-horror viene riportato alla sua natura più fisica e irrazionale. Sangue e tensione, niente di più. Disponibile su Netflix
2 - Favolacce - Damiano e Fabio D'Innocenzo (voto 8)
Seconda prova dei fratelli D'Innocenzo, vincitrice a Berlino del premio per la sceneggiatura. Un ritratto feroce, pessimista e stilizzato dell'impoverimento culturale e morale della piccola borghesia italiana, con uno sguardo più autentico e originale rispetto a La terra dell'abbastanza. Il punto di vista dei bambini è la scelta vincente, piccoli ribelli nichilisti in una società che affoga nell'invidia, nella meschinità e nella disperazione. Il tono dark è in perfetta simbiosi con il titolo. Disponibile On Demand
1 - Tornare a vincere - Gavin O'Connor (voto 8)
Ben Affleck sempre più grosso e alcolizzato, nel ruolo di un ex giocatore di basket separato che accetta con poca convinzione il compito di allenare una squadra delle superiori. Classica ballad americana sul fallimento e sul riscatto, impreziosita dalla regia di O'Connor, che riesce a smussare ogni eccesso di retorica e a emozionare con una confezione impeccabile, muovendosi tra piccole storie di provincia al servizio di un protagonista che fa del suo corpo deteriorato il tiro vincente. Disponibile On Demand