domenica 14 dicembre 2014

I Film Dell'Anno Degli Amici Lettori

Mai successo. Non era mai successo che i tre film più votati dagli amici lettori del blog fossero gli stessi della superclassifica: 'The Wolf Of Wall Street' di Martin Scorsese, 'Mommy' di Xavier Dolan, 'Nymphomaniac' di Lars von Trier. Tre lavori radicali, amatissimi ma anche odiati, che hanno diviso critica e pubblico. Gli amici lettori, però, hanno dimostrato coraggio e intelligenza nelle loro segnalazioni, e per la prima volta, la sintonia tra 'Il bello, il brutto e il cattivo' e i suoi fedelissimi è stata totale.

Alice Grisa
The Wolf Of Wall Street
Nymphomaniac
Boyhood

Alvise Wollner
Nymphomaniac
Grand Budapest Hotel
Mommy

Andrea Devisionis
Lo Sciacallo
22 Jump Street
The Lego Movie

Angelica Gallo
The Wolf Of Wall Street
Nymphomaniac
Cam Girl

Arianna Montanari
Mommy
Frances Ha
Lei

Fabio Beninati
Due Giorni, Una Notte
Nymphomaniac
Mommy

Francesca Mandelli
Dallas Buyers Club
Lei
The Wolf Of Wall Street

Giancarlo Mazzetti
Boyhood
Grand Budapest Hotel
The Look Of Silence

Giovanni Dal Toso
The Wolf Of Wall Street
Dallas Buyers Club
Sin City 2 - Una Donna Per Cui Uccidere

Graziano Biglia
Mommy
Ida
Grand Budapest Hotel

Jacopo Bravin 
The Wolf Of Wall Street
Nymphomaniac
Interstellar

Linda Grazia Pola
Mud
Smetto Quando Voglio
Alabama Monroe

Lorenzo Gramatica
Maps To The Stars
Snowpiercer
Boyhood

Luca Recordati
Mommy
The Look Of Silence
The Wolf Of Wall Street

Marco Dal Toso
Il Giovane Favoloso
Due Giorni, Una Notte
Smetto Quando Voglio

Marco Solè
Nebraska
The Wolf Of Wall Street
Locke

Martina Pattonieri
Mommy
Maps To The Stars
Under The Skin

Mattia De Gasperis
Boyhood
Lei
Mud

Mattia Palma
Sils Maria
Mommy
Frances Ha

Massimiliano Gavinelli
Mommy
Nymphomaniac
Alabama Monroe

Melis Rossi
Synecdoche, New York
La Gelosia
Storia Di Una Ladra Di Libri

Paolo Quaglia
Nebraska
The Wolf Of Wall Street
I Mercenari 3

Riccardo Tanco
Sils Maria
Solo Gli Amanti Sopravvivono
Father And Son

Umberto Villa
Grand Budapest Hotel
The Wolf Of Wall Street
American Hustle

9 The Wolf Of Wall Street
8 Mommy
6 Nymphomaniac
4 Boyhood, Grand Budapest Hotel
3 Lei
2 Alabama Monroe, Dallas Buyers Club, Due Giorni Una Notte, Frances Ha, Maps To The Stars, Mud, Nebraska, Sils Maria, Smetto Quando Voglio, The Look Of Silence
1 Cam Girl, Sin City 2, Ida, Snowpiercer, Il Giovane Favoloso, Under The Skin, Synecdoche New York, La Gelosia, Storia Di Una Ladra Di Libri, Solo Gli Amanti Sopravvivono, Father And Son, Interstellar, Locke, I Mercenari 3, American Hustle, Lo Sciacallo, 22 Jump Street, The Lego Movie

I FILM DELL'ANNO DEGLI AMICI LETTORI
2011 Melancholia - Lars von Trier
2012 Moonrise Kingdom - Wes Anderson
2013 Django Unchained - Quentin Tarantino
2014 The Wolf Of Wall Street - Martin Scorsese






lunedì 8 dicembre 2014

La Superclassifica Del 2014

20 - Apes Revolution - Il Pianeta Delle Scimmie - Matt Reeves
Eccellente blockbuster adulto, che pone quesiti per nulla scontati come l'illusorietà di una tolleranza permanente tra razze diverse e la fragilità del concetto di pace e di uguaglianza. Superiore per intensità, cupezza e allegoria politica alle precedenti versioni di Schaffner e di Burton.

19 - Storie Pazzesche - Damiàn Szifròn
Sei storie accomunate dall'esasperazione dei sentimenti, dall'istinto distruttivo e autodistruttivo dell'Uomo, schiacciato dall'oppressione delle istituzioni e succube dell'ambizione e del benessere economico. Feroce, sarcastico, potente.

18 - Lo Sciacallo - Dan Gilroy
Duro e credibile ritratto di un trentenne senza lavoro che si improvvisa videoreporter senza scrupoli, abbattendo dubbi etici e limiti di visibilità. Uno scavato e inquietante Jake Gyllenhaal si aggira nella notte di Los Angeles alla ricerca dell'ultimo shock mediatico da vendere.

17 - Alabama Monroe - Felix van Groeningen
Un po' Walk The Line e un po' Blue Valentine, passa meravigliosamente indenne di fronte ai ricatti del cancer movie. Struttura narrativa a incastro, per guardare nello specchietto retrovisore e recuperare i passaggi migliori della nostra Vita, anche quando il dolore prende il sopravvento.

16 - Nebraska - Alexander Payne
Grandioso elogio di perdenti di una provincia americana spettrale, oscurata dalla crisi finanziaria. Un'analisi dei rapporti familiari amara, nella quale non mancano sfumature leggere e poetiche: il finale è la rivincita di chi non può far altro che aggrapparsi alle piccolezze per sopravvivere.

15 - Maps To The Stars - David Cronenberg
Hollywood brucia, mentre si assiste a tragedie inumane, ma il tono rimane immobile e gelido perché il punto di vista è quello dello smartphone. Cronenberg recupera il graffio dei tempi migliori e ritrae il putrido, nel quale non c'è altro al di fuori del tornaconto e non c'è paura oltre l'invecchiamento estetico.

14 - Under The Skin - Jonathan Glazer
Ambiziosa e immaginifica riflessione sull'altro, spogliata di intellettualismi, imperfetta ma debordante di stimolazioni visive e sensoriali. Meravigliosa Scarlett Johansson, strumento di predazione prima, e poi vittima della sua diversità e della sua attrazione.

13 - Locke - Steven Knight
Un gigantesco Tom Hardy si barcamena tra calcestruzzo, amante che partorisce e moglie che lo abbandona: mentre il figlio lo aspetta per il Tottenham, lui rischia di perdere lavoro e famiglia dall'interno della sua automobile. Il display telefonico è il narratore, il singolo è alla deriva.

12 - Frances Ha - Noah Baumbach
Ritratto di una romantica ventisettenne aspirante ballerina, all'alba della maturità individuale, abbandonata da tutte le certezze, dalla migliore amica e decisamente "infidanzabile". Greta Gerwig immensa, raro esempio di attrice dotata di autoironia e vis comica, alla quale piacciono "le cose che sembrano errori".

11 - Anime Nere - Francesco Munzi
Sconvolgente racconto di "malavita", teso, tetro, durissimo, sull'inevitabilità della violenza e del Male. Non ci sono scorciatoie, non ci sono moralismi né consolazioni: lo spettatore può finalmente godere soltanto di un Noir, crudo e spietato, nient'altro.

10 - Scemo E Più Scemo 2 - Fratelli Farrelly
Non si ride molto, la maggior parte delle gag è ripugnante, spiazzante e di pessimo gusto. Dopo vent'anni, i Farrelly si adeguano alla morte del comico, rimpiazzata dal cinismo del web e dall'esibizionismo di YouTube. E girano un altro capolavoro: funebre, anarchico, erede della poetica weird di John Waters.

9 - Due Giorni, Una Notte - Fratelli Dardenne
I Dardenne rimettono al centro del proprio farecinema il lavoro, ma con un'inusuale carica scarna e popolare. Nessun orpello, soltanto la sofferenza, la lotta, il coraggio di una grande Marion Cotillard che battaglia per la sopravvivenza economica e per la dignità di essere umano.

8 - Il Regno D'Inverno - Nuri Bilge Ceylan
Un'opera colta e generosa, che attraverso i tempi morti della Vita ne evoca l'amarezza, la vacuità, l'inevitabile rancore di chi non è stato in grado di indirizzarla sui binari del proprio modo d'essere. Un film non semplice, senz'altro faticoso, ma che innalza Ceylan a punto di riferimento intellettuale, non più elitario.

7 - The Counselor - Ridley Scott
Altre anime nere, stelle iper-hollywoodiane (Fassbender, Bardem, Cruz, Pitt) destinate a una fine davvero tremenda. Svetta Cameron Diaz, seduttrice pronta a stringere patti con il lato oscuro. Il miglior Ridley Scott da Thelma e Louise, insieme a Cormac McCarthy, non lascia nessuna via d'uscita.

6 - Mud - Jeff Nichols
Jeff Nichols è il nuovo cantore delle badlands e degli innamorati non corrisposti, dei fuorilegge e degli sceriffi codardi. Illusioni e delusioni nel passaggio dall'adolescenza all'età adulta, osservando e partecipando al destino dei propri eroi, romantici e controversi.

5 - Mommy - Xavier Dolan
Una sorpresa furiosa, travolgente. Il cinema di Xavier Dolan è naif, artigianale, un po' kitsch e sfacciatamente pop. Ma se il valore di un'opera cinematografica si misura con l'emozione, allora Mommy è il nostro film. Perché se il futuro non è duro, il passato ha stufato. Perché quando il giovane protagonista Steve apre letteralmente il formato delle immagini, noi vogliamo soltanto affetto brutale.

4 - Sils Maria - Olivier Assayas
Quello di cui si può essere certi è soltanto l'esclusività del punto di vista, l'irrinunciabilità alla prospettiva. E, in questo modo, il Teatro, il Cinema, la Vita vanno rielaborati: rinunciando al dovere dell'interpretazione e della giustificazione, ma accettando la propria condizione che è sempre e comunque nebulosa e inafferrabile. Divine Juliette Binoche e Kristen Stewart, che si lascia Twilight alle spalle per uno dei personaggi femminili più affascinanti e sfumati degli ultimi anni.

3 - The Wolf Of Wall Street - Martin Scorsese
Se dovessi scegliere quale film di Scorsese portare su un'isola deserta, opterei per The Wolf Of Wall Street. Lo sceglierei per la sua trascinante colonna sonora, innanzitutto. Lo sceglierei per le performance irrefrenabili di Leonardo DiCaprio e di Jonah Hill, e per la gnoccaggine di Margot Robbie. Ma, soprattutto, lo sceglierei perché sotto gli strati di divertita e divertente commedia di cialtroni, si cela un consapevole senso di rassegnazione per la misera natura umana.

2 - Nymphomaniac - Lars von Trier
Lars, il nostro caro vecchio zio Lars, continua a raccontare l'inconciliabilità della natura femminile con quella maschile e le loro incolmabili differenze. Rifuggendo come sempre ogni moralismo e ogni forma di intellettualismo, Nymphomaniac è un altro capolavoro di un cineasta immenso che, come nessun altro, rappresenta sullo schermo la forza dell'umanesimo e ribadisce, mai domo, l'importanza, la centralità della libertà d'espressione.

- Boyhood - Richard Linklater
Un indimenticabile coming-of-age che prende di petto il desiderio di identificazione dello spettatore, ponendo l'interrogativo se il Cinema possa essere uno specchio fedele dell'esistenza, oppure se le necessità di sintesi debbano prendere il sopravvento. Il risultato è un miracolo cinematografico, affidato all'Ignoto, alla Storia che deve ancora essere scritta, che lascia spazio all'emozione: le giornate di Mason possiedono il dono magico dell'autenticità, e della lacrima.

MIGLIOR ATTORE: Tom Hardy (Locke)

MIGLIOR ATTRICE: Greta Gerwig (Frances Ha)

I FILM DELL'ANNO DE 'IL BELLO, IL BRUTTO E IL CATTIVO'

2011 Il Cigno Nero - Darren Aronofsky
2012 Un Sapore Di Ruggine E Ossa - Jacques Audiard
2013 The Master - Paul Thomas Anderson
2014 Boyhood - Richard Linklater






mercoledì 3 dicembre 2014

Flop Ten - I Bidoni Del 2014

10 - Gigolò Per Caso - John Turturro
Il film che certifica lo stato di salute deficitario di Woody Allen, dopo i passi falsi di To Rome With Love e di Blue Jasmine e in attesa del criticatissimo Magic in the moonlight. Lo vediamo nei panni del pappa di John Turturro, che s'improvvisa gigolò per soddisfare donne borghesi annoiate: che tristezza. Sharon Stone esteticamente e fisicamente eccellente, prova recitativa imbarazzante.

9 - Tre Cuori - Benoit Jacquot
Il lato oscuro del cinema francese. Un intreccio narrativo vecchio come il cucco, senza il minimo sussulto, presentato inspiegabilmente in Concorso alla Mostra di Venezia. Intellettualistico e mai palpitante, con l'aggravante di un finale brutto e immotivato. Charlotte Gainsbourg giù di corda, dopo aver concesso anima e corpo al genio sadico di Nymphomaniac.

8 - Monuments Men - George Clooney
Clooney bocciato senza possibilità di appello. Soltanto un regista veramente scarso poteva ricavare un'opera talmente statica, didascalica e pallosa da un'idea così meritevole: il recupero di migliaia di opere d'arte trafugate da Hitler da parte di un gruppo di esperti dell'esercito americano. Eppure, malgrado Murray, Goodman e Dujardin, avvince di più lo scorrere delle lancette sull'orologio.

7 - Allacciate Le Cinture - Ferzan Ozpetek
Talmente brutto da suscitare simpatia. Forse, Ozpetek ha definitivamente rinunciato a ogni tipo di ambizione autoriale, e si è arreso al suo istinto: un melodramma trash italiota, nel quale i bicipiti e il fondoschiena di Francesco Arca risultano essere più espressivi del suo viso. Scult immediato, tra i più divertenti dell'anno, seppur in maniera involontaria.

6 - Lei - Spike Jonze
Boiata Hipster Numero Tre, apologia dell'intimismo finto-depresso da social network. Joaquin Phoenix, uno degli attori della Nostra Vita, lo vorremmo strozzare. Spike Jonze perde definitivamente il confronto con il "cuginetto" Michel Gondry: tanto geniale e creativo quest'ultimo, quanto autoreferenziale e artificioso il primo.

5 - Grand Budapest Hotel - Wes Anderson
Boiata Hipster Numero Due, l'involuzione manierista e vuota di contenuti di un regista epocale. Un lavoro prefabbricato, richiesto a uso e consumo da un pubblico sempre più propenso a divertirsi per le stramberie e per le cazzatine ma sempre meno in grado di vivere un'esperienza cinematografica consistente. Il numero eccessivo di attori eccellenti soccombe alla totale mancanza di idee.

4 - Solo Gli Amanti Sopravvivono - Jim Jarmusch
Boiata Hipster Numero Uno, lo strazio esangue di un genio annoiato. Tornate di moda le storie di vampiri, Jarmusch esce dal letargo ma non se ne sentiva il bisogno. Sarebbe stato bello chiudere una carriera gloriosa con le amarezze di Broken Flowers, ed evitarsi questo tedio interminabile, del tutto privo di sostanza, per un pubblico radical-chic che ride in anticipo alle battute.

3 - Interstellar - Christopher Nolan
L'ambizione di Nolan di essere più grande del Cinema e della Vita naufraga inesorabilmente in un polpettone indigesto e senza fine. La complessità dell'intreccio, stavolta, non è sorretta da un'attenzione accettabile alle sfumature e alle psicologie dei personaggi: anzi, spesso si è travolti dalla sconfinatezza del ridicolo involontario.

2 - Trash - Stephen Daldry
Imbarazzante vincitore dell'ultimo Festival di Roma. Una sorta di The Millionaire ambientato nelle favelas di Rio De Janeiro, con un'attrice molto bella (Rooney Mara) e una delle trame più idiote e offensive degli ultimi anni. Insopportabilmente cartolinesco, del tutto incapace di ricevere attenzione malgrado il montaggio concitato.

1 - 12 Anni Schiavo - Steve McQueen
Noia mortale. Uno schematismo da prima elementare, da una parte i neri buoni e dall'altra i bianchi cattivoni. Sembra la risposta seriosa e priva di ironia di chi si è sentito offeso dinanzi al divertimento ludico e citazionista di Django Unchained. Lo stile di Steve McQueen si fa pedante, invasivo e gratuito, addirittura peggio della retorica spielberghiana di Amistad.

PEGGIOR ATTORE: Francesco Arca (Allacciate le cinture)
Ozpetek si concentra sui suoi bicipiti, sui suoi pettorali e sul suo fondoschiena ma si dimentica che un attore dovrebbe anche recitare. Meno espressivo che dalla De Filippi.

PEGGIOR ATTRICE: Sharon Stone (Gigolò per caso, Un ragazzo d'oro)
Pupi Avati ha dichiarato che ha un carattere terribile ed è poco professionale. Basic Instinct ha dimostrato che, a volte, è sufficiente accavallare le gambe per costruirsi una carriera.

I BIDONI D'ORO DE 'IL BELLO, IL BRUTTO E IL CATTIVO'

2011 La Pelle Che Abito - Pedro Almodovar
2012 Le Belve - Oliver Stone
2013 Solo Dio Perdona - Nicolas Winding Refn
2014 12 Anni Schiavo - Steve McQueen