Green Border - Agnieszka Holland
Il film dell'anno. Una lente d'ingrandimento urgente, disperata, senza respiro, sulla vergognosa condizione dei migranti nell'oscurità della foresta che fa da confine tra Polonia e Bielorussia, dove esseri umani alla ricerca di una vita migliore vengono seviziati, umiliati, torturati e ignorati, nel migliore dei casi. Tre punti di vista diversi: quello dei rifugiati siriani, ma anche di una guardia di frontiera e di un gruppo di attivisti. Action, horror, war movie e survival movie: non è Hollywood, ma l'irreale e bestiale politica odierna capace di offrire sostegno umanitario soltanto se conviene. Con un finale schierato e dichiaratamente anti-americano: non è un caso che sia stato vergognosamente ignorato dall'Academy.
How to Have Sex - Molly Manning Walker
Potrebbe sembrare uno Spring Breakers in versione femminista e moralista, e invece è una riflessione sensibile sulla linea sottile che separa la ricerca della spensieratezza e del godereccio con la perdita del controllo e di sé stessi, e sullo shock emotivo e psicologico che segue la sofferenza di un abuso. Profondo e attuale, e soprattutto capace di interrogarsi sui confini del consenso, adottando un approccio duro e mai declamatorio. Un'evoluzione necessaria del teen movie vacanziero, alcolico e goliardico, che dopo una prima parte celebrativa della spensieratezza e della superficie, s'immerge negli abissi del thriller interiore, invitando a ragionare sul rapporto cruciale con il sesso, prima dell'età adulta.
Il film dell'anno. Una lente d'ingrandimento urgente, disperata, senza respiro, sulla vergognosa condizione dei migranti nell'oscurità della foresta che fa da confine tra Polonia e Bielorussia, dove esseri umani alla ricerca di una vita migliore vengono seviziati, umiliati, torturati e ignorati, nel migliore dei casi. Tre punti di vista diversi: quello dei rifugiati siriani, ma anche di una guardia di frontiera e di un gruppo di attivisti. Action, horror, war movie e survival movie: non è Hollywood, ma l'irreale e bestiale politica odierna capace di offrire sostegno umanitario soltanto se conviene. Con un finale schierato e dichiaratamente anti-americano: non è un caso che sia stato vergognosamente ignorato dall'Academy.
How to Have Sex - Molly Manning Walker
Potrebbe sembrare uno Spring Breakers in versione femminista e moralista, e invece è una riflessione sensibile sulla linea sottile che separa la ricerca della spensieratezza e del godereccio con la perdita del controllo e di sé stessi, e sullo shock emotivo e psicologico che segue la sofferenza di un abuso. Profondo e attuale, e soprattutto capace di interrogarsi sui confini del consenso, adottando un approccio duro e mai declamatorio. Un'evoluzione necessaria del teen movie vacanziero, alcolico e goliardico, che dopo una prima parte celebrativa della spensieratezza e della superficie, s'immerge negli abissi del thriller interiore, invitando a ragionare sul rapporto cruciale con il sesso, prima dell'età adulta.
La zona d'interesse - Jonathan Glazer
Un inedito racconto degli orrori dell'Olocausto, un nuovo punto di vista sulla banalità del Male. Ambientato interamente negli interni della tenuta di una famiglia tedesca, limitrofa al campo di concentramento di Auschwitz, descrive le brutalità e le atrocità commesse dai nazisti esclusivamente attraverso l'uso di rumori e suoni sullo sfondo, spari e grida di dolore, che contrastano con le azioni quotidiane di persone mostruose e disumane, alle prese con gesti e azioni all'apparenza normali e diffusi. Il risultato è un'opera sperimentale e frastornante, che rischia talvolta di apparire eccessivamente gelida, concettuale e distaccata, ma che a livello teorico e realizzativo è impeccabile.
Un inedito racconto degli orrori dell'Olocausto, un nuovo punto di vista sulla banalità del Male. Ambientato interamente negli interni della tenuta di una famiglia tedesca, limitrofa al campo di concentramento di Auschwitz, descrive le brutalità e le atrocità commesse dai nazisti esclusivamente attraverso l'uso di rumori e suoni sullo sfondo, spari e grida di dolore, che contrastano con le azioni quotidiane di persone mostruose e disumane, alle prese con gesti e azioni all'apparenza normali e diffusi. Il risultato è un'opera sperimentale e frastornante, che rischia talvolta di apparire eccessivamente gelida, concettuale e distaccata, ma che a livello teorico e realizzativo è impeccabile.
Bravissimo. Le tue recensioni dei film mi fanno venire una voglia urgente di andarli a vedere. Grazie.
RispondiEliminaNice blog you have
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