sabato 7 aprile 2018

Top 5: Aprile 2018

5 - Molly's Game - Aaron Sorkin (voto 7)
Esordio dietro la macchina da presa del grande sceneggiatore di The Social Network e Steve Jobs: le aspettative non si smentiscono. Perché il ritmo è incalzante, i dialoghi sono brillanti e cinici, la storia è un potente ritratto di America che si destreggia tra il limite della legalità e l'apologia del successo. Peccato però che si senta la mancanza di uno sguardo autoriale che sfugga da alcune scelte convenzionali. Brava come sempre Jessica Chastain.

4 - L'amore secondo Isabelle - Claire Denis (voto 7)
La travagliata vita sentimentale di una bella pittrice cinquantenne (la grande Juliette Binoche), in confusione emotiva e alla ricerca di un amore definitivo. Una pellicola radical-chic per signore? Senza dubbio, ma l'eleganza formale e l'attenzione alla caratterizzazione di tutti i personaggi non sono da trascurare: il girotondo di maschi che entrano ed escono di scena visti da un occhio femminile sincero e passionale meritano l'attenzione di chiunque.

3 - La casa sul mare - Robert Guédiguian (voto 7)
Il manifesto di Guédiguian, tra impegno politico, malinconia, gesti di solidarietà ancora presenti in un mondo cattivo e ingiusto dove è sempre più complicato essere buoni e giusti. Un cinema limpido e coerente, sincero: quasi due ore in cui si assaporano esistenze molto simili alle nostre, in bilico tra affetti speciali e ideali perduti, avvalendosi di dialoghi memorabili e della splendida location marsigliese della calanque de Méjean, luogo dell'anima del regista francese.

2 - I segreti di Wind River - Taylor Sheridan (voto 8)
Un western contemporaneo che riflette su un pezzo di Stati Uniti senza speranza, dove l'unico tipo di liberazione possibile è di natura animalesca. La statura è quella del classico eastwoodiano, in grado di lasciare attoniti e commossi: al centro, un dolore privato che arriva alla consapevolezza di una sconfitta umana che riguarda ogni miraggio di convivenza e accettazione. Jeremy Renner mai così ruvido, Elizabeth Olsen coraggiosa e indifesa investigatrice alle prese con un mondo di lupi.

1 - Il giovane Karl Marx - Raoul Peck (voto 8)
Non c'è felicità senza rivolta. Ma anche oggi l'uomo che non ha niente è niente. Finalmente un degno film sull'elaborazione di quel pensiero che ha contaminato l'Europa a metà Ottocento portando allo scontro borghesia e proletariato. E poi godibili e umanissimi momenti di bromance comedy: perché dietro a Karl Marx e Freddy Engels c'erano due ragazzi, amanti del bere e delle donne, legati da una commovente unione intellettuale e rivoluzionaria. Per fortuna, qualcuno era comunista.