martedì 17 novembre 2020

Top 5: Novembre 2020

5 - Palm Springs - Max Barbakow (voto 7)
Simpatica, a volte esilarante, derivazione della dinamica sentimentale vissuta in un loop temporale. La coppia di interpreti Samberg - Milioti è deliziosa, ma l'impianto narrativo poco originale non è sempre compensato da trovate davvero sorprendenti e da una riflessione che travalichi una visione d'intrattenimento e superficiale. Ci si accontenta senz'altro, soprattutto di questi tempi, ma con un Judd Apatow in cabina di regia sarebbe stato un piccolo capolavoro. Disponibile su Amazon Prime Video

4 - Mi chiamo Francesco Totti - Alex Infascelli (voto 7)
Sincero, autentico, a cuore aperto. Francesco Totti ripercorre tutta la sua straordinaria carriera, tra malinconia, innocenza e autoironia. I tifosi della Roma verseranno ogni lacrima possibile, tutti gli altri amanti del calcio si alzeranno comunque in piedi per applaudire un fuoriclasse nazionalpopolare, che ha trovato nella semplicità la chiave per farsi apprezzare al di là delle barriere. L'autobiografia di un campione genuino, una visione obbligatoria per chi ama gli autoritratti sportivi. Disponibile su Sky On Demand

3 - Giovani e felici - Jason Orley (voto 8)
Pete Davidson è la grande scoperta della commedia umana del 2020. Un 24enne che interpreta un cannaiolo perdigiorno e scansafatiche, ma che rappresenta l'amico più grande che ogni adolescente ha preso come modello ribelle e anticonformista almeno in un momento della sua crescita. E in questo spassoso racconto di formazione, in questa bromance distruttiva, l'incertezza per il futuro equivale al dolore di abbandonare l'immaturità che ha definito il proprio modo d'essere. Disponibile su Sky Primafila

2 - Roubaix, una luce - Arnaud Desplechin (voto 8)
Un polar rigoroso e sentimentale, dove un commissario compassionevole, sensibile ma senza cedimenti professionali si trova a dover mettere alle strette una coppia di giovani amanti, povere e senza grandi prospettive. Le asperità del cinema duro e di genere incontrano le molteplici sfumature di un autore attento ai dettagli psicologici e agli scarti emotivi. Sullo sfondo, la desolazione e le vite ai margini di una delle città più difficili della Francia. Uno sguardo raro, empatico ma inevitabilmente pessimista. Disponibile su #iorestoinsala

1 - L'uomo invisibile - Leigh Whannel (voto 8)
Teso, avvincente, un horror-thriller che sembra provenire dagli anni Novanta ma perfettamente adattato allo spirito di un tempo rappresentato dall'incubo ossessivo dello stalking, retto dalla drammatica, strepitosa interpretazione di Elisabeth Moss. Whannell mette in scena una costruzione della tensione da manuale, riuscendo a trasmettere paura nel senso più classico e tradizionale del termine. Un aggiornamento impeccabile che lavora con intelligenza su un archetipo che non smette mai di terrorizzare. Disponibile su Sky Primafila