mercoledì 29 aprile 2020

Il Pagellone: David di Donatello 2020 - Miglior Film

Martin Eden - Pietro Marcello 9
Un protagonista che impersona l'ideale individualista che si svincola dal collettivismo socialista: solo contro tutti, alla ricerca di un mondo di cultura e istruzione che salvi gli uomini dalla gerarchizzazione economica e dalle ingiustizie. L'amore è un'illusione destinata a essere sconfitta dalla condanna di appartenere a un ruolo che non può sradicarsi dal proprio passato e dal contesto in cui si è cresciuti. Disperato, appassionato, senza etichette: in direzione ostinata e contraria.

Il traditore - Marco Bellocchio 8
Un punto di vista sulla mafia inedito e dinamico, che parte come un episodio di Narcos e si evolve in una tragicommedia processuale folgorante, un teatrino di maschere criminali che rappresenta un Paese in cui la forma mentis è intrinsecamente corrotta. Buscetta non è un eroe, né una vittima e neppure un pentito delinquente, ma soltanto un testimone senza patria che attraversa le ambiguità e le zone oscure di una redenzione impossibile.

La paranza dei bambini - Claudio Giovannesi 7
Una Napoli bellissima e sfasciata, un'educazione criminale rosseliniana, che si distanzia dagli obblighi dellle produzioni seriali confezionate. Giovannesi evita giudizi, soluzioni ricattatorie e moralismi, e fotografa una realtà violenta e contraddittoria, che evolve parallelamente alle mutazioni della società ma rimane impantanata nelle regole di un sistema delinquenziale che sembra immobile, inscalfibile. Rispetto al precedente Fiore, manca però la scintilla che fa esplodere l'emozione.

Pinocchio - Matteo Garrone 7
Rimanere fedele al testo di Carlo Collodi, realizzando un immaginario visivo che offra una nuova versione della fiaba più nota della letteratura italiana: una sfida per nulla facile, abbondantemente vinta. Non si verseranno lacrime e, forse, non rimarrà nella storia del cinema. Ma Garrone riporta il racconto alla verità e alla sua natura rurale, interessandosi all'umiltà e all'umanità dei personaggi, a cominciare da un affettuoso Geppetto interpretato da un grande Roberto Benigni. 

Il primo re - Matteo Rovere 4
Un brutto pasticcio all'amatriciana che mescola Revenant, Valhalla Rising, La passione di Cristo e Apocalypto. Sfondando abbondantemente le barriere del ridicolo involontario - a partire dall'utilizzo goffo e pretenzioso del proto latino - Rovere confonde il senso dell'epica con un'estetica calcata, una confezione pacchiana e location completamente sprecate, scordandosi di interessare lo spettatore. Un comparto tecnico di buon livello non salva un'operazione ambigua e senza un vero perché.



martedì 28 aprile 2020

Top 5: Aprile 2020

5 - La lotta per la sopravvivenza - Patrice Lalibertè (voto 7)
Un esordio che non ha nulla a che vedere con virus mortali, ma che affronta un tema estremamente attuale: l'utilizzo delle armi da fuoco. L'ossessione per la sicurezza personale è presente anche quando il nemico da affrontare è invisibile. Un bel film di genere da vedere in periodo di pandemia: una visione breve (dura meno di un'ora e mezza), tesa, avvincente, efficace, ideale per chi si sente orfano di un bel thriller da gustare nel buio della sale. Disponibile su Netflix

4 - Bombshell - La voce dello scandalo - Jay Roach (voto 8)
Il movimento #metoo ha il suo primo manifesto cinematografico dell'era post-Weinstein. Una riflessione sul rapporto tra l'identità femminile e il sistema di idee e valori repubblicano in cui le tre biondissime e bravissime protagoniste (Kidman, Theron, Robbie), culturalmente di destra, sono cresciute. Ritmo e ironia al servizio di un confronto serio ma non retorico sul femminismo e sulle parità di genere. Ottima regia, tra la ricerca documentaria e il modernariato pop. Disponibile su Amazon Prime Video

3 - Eighth Grade - Bo Burnham (voto 8)
Ritratto di una tredicenne di oggi, dal fisico sgraziato e acerbo, poco incline ai rapporti sociali, ma a suo agio con i social network e l'opportunità di costruire un'altra sé, in forma virtuale. In pratica, l'aggiornamento di Fuga dalla scuola media di Todd Solondz. Illusioni e frustrazioni vengono vissute quasi sempre a distanza, dietro la freddezza di uno schermo. Sullo sfondo, la descrizione di un'America di provincia abbandonata, che non può offrire grandi stimoli. Disponibile su Netflix

2 - Jessica Forever - Caroline Poggi, Jonathan Vinel (voto 8)
Spiazzante e originalissimo sci-fi d'autore, in cui un gruppo di orfani violenti e dal carattere incontrollabile trova una ragione d'esistenza nell'adulazione per una figura femminile misteriosa, che li coordina e li addestra per combattere un esercito robotizzato che vuole eliminarli. Scenario apocalittico, messa in scena scarna ed essenziale, piccole trovate folgoranti: un oggetto non sempre comprensibile ma affascinante, capace di rappresentare la confusione esistenziale del nostro presente. Disponibile su Amazon Prime Video

1 - Dragged Across Concrete - S. Craig Zahler (voto 8)
Un buddy movie destrutturato, che si addentra lentamente nelle viscere di un impianto noir cupissimo, disperato e pessimista, dove una coppia di poliziotti sospesi e in difficoltà economica (Vince Vaughn e Mel Gibson, devastati e strepitosi), prova a contrastare una spietata banda di criminali, sottraendogli il bottino di una rapina in banca. Zahler è politicamente ambiguo, ma è un cineasta con uno stile riconoscibile e anti-hollywoodiano, violento e senza consolazioni, capace di lunghe sequenze che conducono alla dissoluzione. Disponibile su Sky