mercoledì 3 novembre 2021

Top 5: Novembre 2021

5 - La persona peggiore del mondo - Joachim Trier (voto 7)
In un presente in cui la commedia sentimentale sembra far parte di un'altra epoca, dalla Norvegia arriva un ritratto femminile originale di una trentenne divisa tra due uomini, scritto con intelligenza e denso di trovate buffe, patetiche, quotidiane. Trier guarda agli ambienti borghesi e ai dilemmi di Woody, e la brava Renate Reinsve è una Greta Gerwig trapiantata a Oslo. E il discorso femminista è accompagnato da due personaggi maschili finalmente comuni, reali, positivi, per cui tutti hanno le loro ragioni.

4 - Madres Paralelas - Pedro Almodovar (voto 8)
Un piano di lettura duplice, in cui il privato delle protagoniste è inscindibile dall'aspetto politico, da un passato personale e individuale che è connesso, intrecciato, abbracciato al peso collettivo della Storia. Un filo inestricabile che lega la scossa emotiva del melodramma interiore alla coscienza e agli scheletri di un Paese. E come spesso accade nel cinema di Pedro, i sentimenti e la passione sono talmente presenti che tutto il resto arriva nitidamente dopo un'ulteriore riflessione. Magnifica Penelope.

3 - Ultima notte a Soho - Edgar Wright (voto 8)
Il film che non t'aspetti da Edgar Wright, nostalgico e anti-nostalgico nello stesso tempo, privo di ironia e comicità: un omaggio al cinema horror di Nicolas Roeg e Dario Argento, al fascino e alla ghostliness londinese, ma anche un monito nei confronti di una vita passata eternamente sullo specchietto retrovisore. Un viaggio onirico e cinefilo che s'immerge nei dettagli, nella magnificenza delle scenografie e degli ambienti, tra il mito della Swinging London e i fantasmi che si nascondono dietro ogni racconto, ogni leggenda.

2 - France - Bruno Dumont (voto 9)
Straniante, drammatico e demenziale, una fotografia della perdita di misura della realtà nella società della finzione, della messa in scena, della ri-costruzione delle immagini. Léa Seydoux è una giornalista incapace di riconoscere la corretta estensione dei fatti, delle emozioni e dei sentimenti, vittima di una distorsione percettiva dettata dal giudizio degli altri, dal riconoscimento in termini di audience, popolarità, selfie. Tutto è fuori tempo e comico, eccessivo e deviato dall'idea che l'autenticità degli eventi sia stata spazzata via da una simulazione.

1 - La scelta di Anne - Audrey Diwan (voto 9)
Vincitore del Leone d'oro alla Mostra di Venezia, è molto di più di un film a tema sull'aborto: la Diwan racconta le fatiche immani e il coraggio impossibile e necessario per svincolarsi dalle gabbie imposte dalla mentalità retrograda della società, delle istituzioni, della famiglia, e di tutto ciò che limita e restringe la libertà di scelta e di crescita dell'individuo. Un vero e proprio horror del corpo e dell'anima. E ha come protagonista una giovane attrice meravigliosa ed eroica, Anamaria Vartolomei: segnatevi questo nome.