domenica 21 aprile 2024

Obbligatori: Aprile 2024

Tatami - Guy Nattiv, Zar Amir Ebrahimi
Di diritto, uno dei film sportivi più potenti e importanti di ogni epoca. I mondiali di judo in Georgia sono il teatro delle prove di forza e di coraggio di una ragazza iraniana e della sua allenatrice, ribelli alla richiesta e alle minacce del loro governo dittatoriale di ritirarsi dalla manifestazione per non incontrare l'avversaria israeliana. Un esemplare racconto di sport inteso come specchio delle condizioni civili, politiche e umane di un Paese, e come una delle pochissime vie di fuga possibili. Cinema di denuncia, attuale, diretto e interpretato con la rabbia e l'orgoglio di chi lotta per un mondo migliore. Impossibile pretendere qualcosa di più urgente a livello geo-politico.

Civil War - Alex Garland
Una distopia che getta un'inquietante lente d'ingrandimento su quello che potrebbe esplodere in una società vittima dei populismi e delle demagogie, abituata all'orrore delle immagini e sempre più lontana dal senso di umanità. Uno sguardo crudo e consapevole, lucidissimo, non tanto per lo scenario politico e apocalittico descritto, fin troppo manifesto, ma per la riflessione sull'importanza di continuare a fotografare, documentare, raccontare anche le macerie e il nostro annientamento. Un grande film sul giornalismo, e sulla resistenza delle agenzie di stampa come fonte primaria di informazione. Il miglior film di Garland, coadiuvato dalle interpretazioni di Kirsten Dunst, Wagner Moura e Cailee Spaeny.

Cattiverie a domicilio - Thea Sharrock
Un inaspettato ritorno in grande stile della miglior commedia british, sorretto dalle prove irrefrenabili di Jessie Buckley, splendida immigrata irlandese sboccata, ribelle e scarruffata, e di Olivia Colman, magistrale e insopportabile zitella inglese bigotta e sottomessa dal maschilismo famigliare e dal tradizionalismo sessista. Con una scrittura sempre intelligente, arguta e appuntita, perfettamente bilanciata tra dramma sociale e umorismo, che riesce ad attraversare il giallo e il processuale coniugando leggerezza e conflitti ancora contemporanei di genere e di classe, e agganciando riflessioni sulla repressione domestica e sulle frustrazioni quotidiane alla base del fenomeno degli haters.




mercoledì 20 marzo 2024

Obbligatori: Marzo 2024

Estranei - Andrew Haigh
Frastornante viaggio interiore nell'incancellabile immaterialità dei fantasmi delle persone che abbiamo amato e che abbiamo perso. Haigh realizza un capolavoro dell'anima, dove l'amore del protagonista si diffonde in una dimensione onirica senza tempo, che sovrappone l'eternità del passato con l'illusione del presente. Un melodramma famigliare e sentimentale che non ricatta ma pugnala solo quando è necessario fare i conti con la realtà di ciò che resta e con le assenze. Una lettera d'amore indirizzata verso un'aldilà sempre più popolato, in contrasto con i dolori e le solitudini dell'aldiquà. Ma è anche un film sul processo creativo di chi scrive, sulle parole nascoste come unica, possibile elaborazione del lutto.

Memory - Michel Franco
La più bella storia d'amore degli ultimi anni. Jessica Chastain interpreta una madre sola ed ex alcolista, tampinata da un uomo da cui è convinta di aver subito molestie sessuali all'epoca del liceo. Ma l'apparenza inganna: lui, Peter Sarsgaard, soffre di demenza ed è incapace di ricordare quello che è accaduto poco prima. Ma non dimentica emozioni e sentimenti. Ragionando sulle diverse conseguenze con cui il passato e la memoria determinano il nostro modo d'essere, il regista Michel Franco illumina il punto di contatto tra due anime perse e lesionate, due solitudini che assieme diventano una moltitudine. E a sorpresa dirige un'opera finalmente delicata, sensibile, commovente.

May December - Todd Haynes
Imperdibile ring femminile interpretato dalle meravigliose, enigmatiche, tossicissime, Natalie Portman e Julianne Moore, che s'inseguono e si confondono: grazie a Dio, esistono registi e sceneggiatori come Todd Haynes che scrivono ancora oggi film su anti-Barbie manipolatrici, perverse, immorali e detestabili. Stia lontano chi crede che Margot Robbie, nel film più marchettaro di ogni tempo, sia un simbolo di lotta contro il patriarcato. Il significato del titolo è un modo per indicare un rapporto sentimentale in cui la differenza di età è talmente ampia che i membri della coppia rappresentano mesi molto lontani all'interno dell'anno, proprio come sono maggio e dicembre.




domenica 18 febbraio 2024

Obbligatori: Febbraio 2024

Green Border - Agnieszka Holland
Il film dell'anno. Una lente d'ingrandimento urgente, disperata, senza respiro, sulla vergognosa condizione dei migranti nell'oscurità della foresta che fa da confine tra Polonia e Bielorussia, dove esseri umani alla ricerca di una vita migliore vengono seviziati, umiliati, torturati e ignorati, nel migliore dei casi. Tre punti di vista diversi: quello dei rifugiati siriani, ma anche di una guardia di frontiera e di un gruppo di attivisti. Action, horror, war movie e survival movie: non è Hollywood, ma l'irreale e bestiale politica odierna capace di offrire sostegno umanitario soltanto se conviene. Con un finale schierato e dichiaratamente anti-americano: non è un caso che sia stato vergognosamente ignorato dall'Academy.

How to Have Sex - Molly Manning Walker
Potrebbe sembrare uno Spring Breakers in versione femminista e moralista, e invece è una riflessione sensibile sulla linea sottile che separa la ricerca della spensieratezza e del godereccio con la perdita del controllo e di sé stessi, e sullo shock emotivo e psicologico che segue la sofferenza di un abuso. Profondo e attuale, e soprattutto capace di interrogarsi sui confini del consenso, adottando un approccio duro e mai declamatorio. Un'evoluzione necessaria del teen movie vacanziero, alcolico e goliardico, che dopo una prima parte celebrativa della spensieratezza e della superficie, s'immerge negli abissi del thriller interiore, invitando a ragionare sul rapporto cruciale con il sesso, prima dell'età adulta.

La zona d'interesse - Jonathan Glazer
Un inedito racconto degli orrori dell'Olocausto, un nuovo punto di vista sulla banalità del Male. Ambientato interamente negli interni della tenuta di una famiglia tedesca, limitrofa al campo di concentramento di Auschwitz, descrive le brutalità e le atrocità commesse dai nazisti esclusivamente attraverso l'uso di rumori e suoni sullo sfondo, spari e grida di dolore, che contrastano con le azioni quotidiane di persone mostruose e disumane, alle prese con gesti e azioni all'apparenza normali e diffusi. Il risultato è un'opera sperimentale e frastornante, che rischia talvolta di apparire eccessivamente gelida, concettuale e distaccata, ma che a livello teorico e realizzativo è impeccabile.





domenica 28 gennaio 2024

Obbligatori: Gennaio 2024

Il ragazzo e l'airone - Hayao Miyazaki
Un viaggio esplorativo verso la liberazione dal dolore e l'ingresso nell'età adulta: è l'opera di Miyazaki più personale, quella in cui le potenzialità immaginifiche del cinema d'animazione raggiungono l'apice creativo, allegorico e impressionista. Un Alice nel Paese delle meraviglie luttuoso e maschile, un trip allucinante e spigoloso che rappresenta un crocevia necessario per la lotta di ciascuno contro l'abbandono. La poesia e la sensibilità rimangono intatte, grazie a un bestiario caotico e visionario che supera le barriere della fantasia, ribadendo l'amore salvifico per il mondo animale e la necessaria convivenza con la natura, ma è anche uno strappo netto e doloroso con gli appigli dell'infanzia, che lascia attoniti e senza difese. 

Enea - Pietro Castellitto
Nato per essere detestato: è il film-bersaglio di un trentenne figlio di papà, proveniente dalla borghesia radical-chic di Roma Nord, che racconta ambienti, famiglie e situazioni che conosce da vicino. Ma Castellitto ribalta genialmente le attese, annulla ogni pericolo di critica sociale e di sguardo moralista, e riflette con autoironia e disincanto sulla consistenza della superficie, generando uno spaccato umanista, ridicolo e surreale, che trova un'aderenza romantica e nichilista al suo approccio anarchico e sregolato. Le trovate e i dialoghi sono spesso esilaranti: un Muccino semiserio e sotto acido, ma anche una parodia di un Sorrentino con il peso schiacciante dei genitori ancora in vita. E tutti i caratteristi sono una goduria.

Povere creature - Yorgos Lanthimos
La scoperta della vita e la presa di consapevolezza della libertà e dell'individualità attraverso i piaceri del sesso: su questo Lars von Trier realizzò dieci anni fa uno straripante "coming of age" come Nymphomaniac, ma Lanthimos ricalca soprattutto i temi dell'autonomia femminile e del conflitto di genere, sposta il contesto in un'epoca vittoriana gotica e deformata, connettendo l'emancipazione intellettuale alla conoscenza erotica e all'esperienza del corpo. Il discorso è senz'altro più sviluppato, attuale e politico, ed è sostenuto da una messinscena sbalorditiva, da una forma estetica psichedelica e dall'impressionante prova fisica di Emma Stone. Grottesco e liberatorio, tecnicamente sontuoso.