Marcello mio - Christophe Honoré
Sgangherato, frammentario, libero e struggente: tra meta-cinema e autofiction psicanalitica, una riflessione filiale sul ruolo schiacciante e ossessivo del genitore, sull'immedesimazione mimetica, sul suo fantasma e sulla sua iconografia, sulla naturale consequenzialità tra realtà, finzione, immaginazione e sogno. La prova di Chiara Mastroianni è impressionante ed è coadiuvata da un gruppo di amici e famigliari che prendono parte al gioco tra lo sbigottimento e il divertimento. Ma Honoré riflette anche sull'identità di genere, e l'omaggio a Marcello risulta persino un pretesto per sperimentare l'unione di diversi linguaggi, inclusa una parentesi televisiva, esponendosi al rischio di confondere, ma provocando molti frammenti emozionanti.
Abigail - Tyler Gillett, Matt Bettinelli-Olpin
Che sorpresa: un ritorno dell'horror che diverte, senza simbolismi e metafore, che gioca con archetipi classici sui vampiri e non risparmia trovate cruente ed eccessive, tra decapitazioni e corpi che esplodono in una villa isolata e blindata, mantenendo sempre un ritmo magistrale. Ottime Melissa Barrera, nel ruolo di un'ex tossica dal cuore buono, e soprattutto la piccola e spaventosa Alisha Weir, vampiro sanguinario che finge di farsi rapire e poi si avventa sui suoi rapitori. La coppia di registi, reduce dagli ottimi reboot di Scream, si conferma perfettamente capace di manovrare gli stereotipi e riadattarli, proprio come nello stile del loro maestro e padre putativo Wes Craven.
Furiosa - A Mad Max Saga - George Miller
Chi scrive, non è certamente un grande fan della saga. A ogni modo, questa volta il trip visivo è davvero stupefacente, così come la costruzione tecnico-realizzativa delle scene action: uno spettacolo di puro cinema, roboante e tonitruante, che racconta i vari momenti della crescita della protagonista, interpretata dalla sempre favolosa e carismatica Anya Taylor-Joy, caratterizzata da un furente desiderio di vendetta. Più lineare e narrativamente denso dell'osannato film precedente (Fury Road), che rasentava la monotonia ed era sostanzialmente un unico ed estenuante inseguimento. Divertente anche Chris Hemsworth, nei panni di un personaggio che sembra parente del suo Thor.