martedì 10 luglio 2018

Top 5: Luglio 2018

5 - Papillon - Michael Noer (voto 7)
Un remake classico, corretto e privo di sorprese, però ben confezionato e godibile: chi non conosce il film con Steve McQueen e Dustin Hoffman si emozionerà, e forse le nuove generazioni rimarranno affascinate dal respiro di un cinema epico, d'altri tempi. Il merito della riuscita operazione va soprattutto ai bravi Rami Malek e Charlie Hunnam, che non scimmiottano gli illustri predecessori e dimostrano di volersi smarcare del tutto dai rispettivi ruoli di Mr. Robot e Sons of Anarchy.

4 - La terra dell'abbastanza - Damiano e Fabio D'Innocenzo (voto 7)
Un'opera prima che sarebbe piaciuta molto a Pier Paolo Pasolini e Claudio Caligari sulla vita di anime pure impossibilitate a evitare un destino già scritto. Qui non si fanno sconti e gli sguardi disorientati e spaventati dei giovani protagonisti (Matteo Olivetti e Andrea Carpenzano) feriscono più del caos e della violenza. Un esordio promettente, che racconta una tragedia di periferia con uno sguardo autentico e senza ruffianerie pulp.

3 - Stronger - David Gordon Green (voto 7)
Retorica a stelle e strisce, ma anche analisi della spettacolarizzazione di un dramma privato, attraverso la descrizione di una famiglia bostoniana disperatamente alla ricerca di popolarità. E così, l'unico spiraglio di umanità per Jeff Bauman, rimasto senza gambe dopo l'attentato terroristico alla maratona di Boston, è sempre quello: l'amore, seppur complicato e conflittuale. Cinema americano medio e professionale, rassicurante e senza sbavature: il colpo di fulmine è Tatiana Maslany.

2 - Unsane - Steven Soderbergh (voto 7)
Cineasta fin troppo operoso e discontinuo, Soderbergh questa volta azzecca la metafora di una società dove non si può evitare di condividere ogni dato personale: tra stalking e denunce al sistema ospedaliero americano, trova una sua chiave stilistica nel thriller psicologico con derive horror, filtrato dallo sperimentale utilizzo dell'iPhone al posto della macchina da presa. Qualche incongruenza e un po' di confusione nel finale, ma è uno dei suoi lavori più stimolanti.

1 - Tully - Jason Reitman (voto 8)
Il regista di Tra le nuvole e Young Adult torna ai toni della commedia umana e beffarda, e ritrova quella lieve amarezza che manca sempre di più al cinema di oggi: questo ritratto di mamma già al di là di una crisi di nervi è gentile e crudele, affettuoso e impietoso, ed è un altro intelligente tassello di una filmografia rara, dedicata agli ostacoli quotidiani della vita. Anche grassa e stravolta, Charlize Theron riesce a essere meravigliosa: i duetti con Mackenzie Davis sono teneri e fiammeggianti.