giovedì 14 novembre 2013

Film VS. Libro: Cloud Atlas

'L'atlante delle nuvole' di David Mitchell (Frassinelli, 2005) è un libro sorprendente, complesso, elegante, bello. L'autore ha scelto una struttura a specchio. La progressione dei racconti procede in forma cronologica, e poi, a metà, decresce all'inverso. Mitchell presenta la storia, via via, attraverso espedienti. Una volta è un diario, una volta un romanzo epistolare, o un interrogatorio, o un libro nel libro. Il linguaggio è sempre curato e non scade (quasi) mai nel verboso. Tutte le storie, tutte le vite sono connesse da un'infinità di particolari che è meglio scoprire da soli. I personaggi sono accomunati tra loro da una voglia a forma di cometa. Lottano per migliorare la propria condizione. Sconfiggere la malattia, raggiungere il successo o la verità, ottenere la libertà, propria o dei propri simili, o la sopravvivenza. Non tutti gli episodi sono egualmente riusciti. Il più bello è quello di Sonmi-451, uno dei replicanti (artifici) che l'incubo ipercapitalistico del futuro del futuro ha costruito per servire gli umani, schiavi a loro volta del sistema e della ricchezza che essa ha generato. Al posto della croce ci si fa il segno del dollaro. Gli oggetti sono identificati coi brand più famosi che li producono, e i nomi comuni di cosa sono scomparsi. I consumatori (non si parla più di cittadini) pagano merci e servizi con l'Anima, un chip impiantato sotto il pollastrello dell'indice. E' illegale non spendere tutti i propri averi entro fine mese. Malthus viene venerato come un semidio. Allo stato delle cose si oppone l'Unione, un'organizzazione rivoluzionaria clandestina che cerca di abbattere l'Unanimità, ovvero il governo riconosciuto. Sonmi, sensibile e predisposta all'Ascensione, può diventare uno strumento, il megafono attraverso il quale si chiamino alla rivolta tutti i replicanti. E' chiaro che in 'Cloud Atlas', il film, questo episodio sia stato diretto dai fratelli Wachowski. I rimanenti sono stati divisi tra i bros. e Tom Tykwer. Ora, pensare di fare un film da 'L'atlante delle nuvole' è una follia. Pensare di farlo. Questi tre signori lo hanno fatto. Il film è, per forza di cose, la riduzione cinematografica del libro. I concetti sono molto più semplificati. Chi non ama in una vita ci riuscirà nell'altra, chi non vide la verità la vedrà, chi è schiavo diventerà dio. "Tutto è connesso", è la facile frase scelta per presentare il film. Molti hanno parlato di un film e un libro new age. Non lo so. Il film cavalca molto più di certe suggestioni hippie. Certo, anche nel libro si parla di reincarnazione. C'è una dimensione religiosa forte, in certi momenti cristiana o cristianeggiante, anche a livello simbolico (la voglia a forma di cometa, Sonmi-Gesù). Non credo però che il film ritrovi appieno il fulcro dell'opera di Mitchell. Lì la cifra di tutto è molto più umana. E' il Sacro nell'Uomo. Che si annida nella capacità di persistenza degli uomini stessi. Nella voglia di lottare e morire per la libertà. Se è vero che il male e la schiavitù attraversano i secoli, è anche vero che ci sarà sempre qualcuno che si metterà di traverso. 'Cloud Atlas' è più vuoto rispetto all''Atlante', se preso in sé e per sé, ma, se rapportato alla recente filmografia dei Wachowski, diventa altro, va oltre le stesse intenzioni di Mitchell, e rappresenta la fine di un percorso più ampio. Come qualcuno ha notato, i fratelli Wachowski sono sempre stati preveggenti. 'Matrix' ha anticipato l'avvento della tecnodittatura delle macchine sull'uomo (se andate in metropolitana, guardate quelli che non alzano gli occhi dagli smartphone). In quegli stessi anni, Facebook ha esaltato l'individualità e la solitudine, nascondendole sotto il manto "social". 'V per Vendetta' è stata la reazione alla parcellizzazione sociale imposta, e non a caso ha fornito spunti e anche icone ai vari movimenti Occupy. 'Cloud Atlas' ha aperto uno squarcio sul futuro possibile, che ha le proprie basi nella riappropriazione del concetto di Comunità e, prima ancora, di quello di Umanità. Sebbene viziato da una certa faciloneria all'americana nell'analisi socio-politica della realtà, il discorso è interessante. 'Matrix' ha individuato la malattia, 'V per Vendetta' è stato lo spasmo durante la formazione degli anticorpi, 'Cloud Atlas' è la cura. 

Non capisco come hai fatto a non intuire che si trattava di pura fantascienza.

Le rivoluzioni sono sempre pura fantascienza finchè non accadono; poi diventano realtà storiche inevitabili.
Ivan Brentari




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