venerdì 4 gennaio 2019

Top 5: Gennaio 2019

5 - Vice - Adam McKay (voto 7)
Brillante ricostruzione dell'ascesa al potere di Dick Cheney, vicepresidente degli Stati Uniti nell'era di Bush Jr., responsabile della nefasta e guerrafondaia politica estera del Paese: McKay insegue disperatamente uno stile originale e sarcastico, influenzato persino da Il divo di Paolo Sorrentino, ma la sua riflessione sulla supremazia a stelle e strisce graffia in maniera troppo generica, confondendo linee temporali e accumulando episodi e personaggi. Lo aiuta però un cast di fenomeni (Christian Bale, Sam Rockwell, Amy Adams).

4 - Maria Regina di Scozia - Josie Rourke (voto 7)
I libri di storia ci hanno sempre raccontato un'ostilità viscerale tra Maria Stuarda e la cugina Elisabetta, l'opera prima della Rourke invece rilegge gli eventi in chiave femminista, soffermandosi sull'empatia e sulla solidarietà che s'instaurano tra le due. Narrazione un po' prevedibile, regia molto classica, ma le prove di Saoirse Ronan e Margot Robbie sono straordinarie: l'attrice australiana, in particolare, è protagonista di un "imbruttimento" che lascia increduli. 

3 - Il gioco delle coppie - Olivier Assayas (voto 7)
La fruizione della letteratura è destinata a perdere valore con l'economia digitale? La graduale scomparsa del supporto fisico è un destino da cui nessuno può scampare? Assayas sviluppa ulteriormente i temi del cambiamento tecnologico già affrontati nei precedenti Sils Maria e Personal Shopper, ma questa volta attraverso i toni della commedia alleniana trasferita in ambiente "bobo" parigino. Il motore comico è Vincent Macaigne, scrittore autoreferenziale buffo e stempiatissimo.

2 - La notte dei 12 anni - Alvaro Brechner (voto 7)
Film carcerario atipico, irregolare sulla drammatica lotta per la sopravvivenza di tre combattenti rivoluzionari Tupamaros durante la dittatura militare uruguayana degli anni Settanta. Tra di loro c'era anche il futuro presidente Pepe Mujica. Il regista Brechner lascia spazio all'impegno e all'indignazione soltanto nel finale e si concentra sulla resistenza fisica e sulla forza di volontà dei protagonisti, sospinti dagli ideali e dall'immaginazione.

1 - Van Gogh - Sulla soglia dell'eternità - Julian Schnabel (voto 8)
Un film sul pittore Vincent van Gogh (grande Willem Dafoe), e non propriamente un biopic sulla sua vita: Schnabel è a suo agio con le visioni e le ispirazioni che hanno attraversato l'artista durante le fasi della sua creazione. Il risultato è un trip immaginifico, che restituisce tutta la poetica, la disperazione e la fragilità vangogghiana. Bellissime alcune soggettive che immergono nelle sensazioni del protagonista in estasi dinanzi alle meraviglie della natura, a livello oculare ed epidermico.





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