'The Help' è uno di quei film che ci riporta a quando eravamo piccoli e scoprivamo che il Cinema non era soltanto cartoni animati alle quattro del pomeriggio ma che esistevano delle persone vere che vivevano delle storie bellissime e che c'era qualcuno che, passando per caso, riprendeva queste storie bellissime. Negli anni Sessanta a Jackson, nel Mississippi, le donne bianche sono delle casalinghe borghesi e benestanti con la puzza sotto il naso mentre le donne nere lavorano per le donne bianche e, spesso e volentieri, le sostituiscono nel ruolo di mamme. Queste donne nere, spesso e volentieri, sono sottopagate, sono costrette a usare un gabinetto nel giardino per non infettare il bagno, vengono ridicolizzate e vengono licenziate. Una ragazza di ventitre anni, aspirante giornalista, decide di intervistare una di queste "domestiche" perchè racconti il suo punto di vista. Riuscirà a coinvolgere nel progetto numerose donne di colore costrette a subire incredibili ingiustizie da parte dei loro padroni e il risultato finale di questo lavoro sarà un caso letterario rivoluzionario. La seconda opera del regista Tate Taylor è decisamente impeccabile. Se, da un lato, si potrebbe tacciare 'The Help' con le solite critiche di buonismo strappalacrime, dall'altra non si può negare che la forza di questa operazione consiste nella confezione di gran classe, dall'ambientazione vintage curatissima in ogni dettaglio alla grandissima prova di tutte le splendidi attrici coinvolte. Brava Emma Stone nel ruolo della ragazza pronta a tutto pur di realizzare i suoi sogni di giustizia e verità ma le due interpreti Viola Davis e Octavia Spencer trascinano letteralmente per due ore e mezza lo spettatore in questo vortice di razzismo e coraggio, indignazione e commozione. Sorprendenti anche Bryce Dallas Howard e Jessica Chastain: la prima nei panni della perfida, la seconda in quelli della ingenua e bellissima. Per quanto prevedibile, la regia di Taylor trova l'alchimia giusta per non stancare mai, e coinvolgere teneramente. Tutti i personaggi sono analizzati a tutto tondo, curatissimi in tutte le loro sfumature. Ne è esempio la descrizione del rapporto tra il personaggio della Chastain e quello della Spencer (forse, proprio le due migliori in questo cast femminile memorabile): gradualmente, ciascuna delle due prenderà atto che possa nascere tra di loro un rapporto umano di solidarietà e di vera amicizia. Se, dunque, il punto d'arrivo di 'The Help' è il trionfo dei buoni sentimenti, il modo con cui si giunge alla loro celebrazione è tutt'altro che banale e approssimativo. I diversi momenti comici sono tipici di un prodotto disneyano, in grado di piacere davvero a chiunque. Siamo di fronte alla forza popolare del Cinema, propedeutica e didattica. E quando la confezione è talmente strabiliante, forse, anche lo spettatore più cinico può lasciarsi andare al ricordo di quando chiedeva alla mamma di mettergli le sue videocassette preferite, quelle dove si tifava per i buoni perchè i cattivi facevano paura.
Emiliano Dal Toso
Emiliano Dal Toso
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