venerdì 3 aprile 2015

Playlist: Top Ten Canzoni Nei Film

10 - Heart Of Glass - Blondie da I padroni della notte
Avrei probabilmente sempre ignorato l'esistenza dei Blondie se non fosse stato per l'efficace utilizzo di alcune loro canzoni in molte pellicole da me apprezzate. Il gruppo della ex coniglietta di Playboy Deborah Harry non passa inosservato nel capolavoro di James Gray 'We own the night' quando Joaquin Phoenix bacia appassionatamente Eva Mendes, appena prima di metterle una mano in mezzo alle gambe e di dover fare i conti con padre e fratello poliziotti e tendenza all'autodistruzione.

9 - Whole Wide World - Eric Wreckless da Vero come la finzione
Eric Wreckless, chi è questo sconosciuto? Ignoto al grande pubblico, verso la fine degli anni Settanta scrisse questo bellissimo pezzo che lo stralunato esattore delle tasse Will Ferrell recupera in 'Stranger than fiction', riuscendo a far innamorare la pasticciera anarchica Maggie Gyllenhaal e a dare una svolta alla sua noiosa e prevedibile esistenza. Oggi, Wreckless continua a pubblicare album e a fare concerti, sempre soltanto per una ristrettissima cerchia di fedelissimi.

8 - Don't Want To Know If You Are Lonely - Husker Du da Adventureland
Se parliamo degli Husker Du, invece, parliamo di uno dei più importanti gruppi hardcore degli anni Ottanta, dall'impronta fortemente melodica e orecchiabile, precursore di gruppi come Weezer e Green Day. E in 'Adventureland' calzano perfettamente l'umore di una pellicola malinconica e nostalgica, ambientata nell'estate del 1987, nella quale l'irruenza ormonale e cameratesca si alterna con il battito cardiaco accelerato, gli occhi sempre aperti, la testa sempre assente.

7 - I'm Gonna Be (500 Miles) - The Proclaimers da La parte degli angeli
Dalla Scozia con furore. Da una parte, due gemelli monovulari che scrivono deliziose canzoni Pop, che sanno un po' anche di Folk, Country e Punk. Dall'altra, il film più scanzonato e allegro di Ken Loach, nel quale si può sognare ancora un riscatto sociale da parte degli ultimi e degli emarginati. Eppure, i Proclaimers non mantennero le promesse di un album come 'Sunshine On Leith' e gradualmente ci si dimenticò di loro, salvo recuperarli in extremis grazie a Loach e alla serie tv 'How I Met Your Mother'.

6 - I'm Shipping Up To Boston - Dropkick Murphys da The Departed
Martin Scorsese vuole i Dropkick Murphys per la colonna sonora dell'opera che finalmente gli frutterà l'Oscar per miglior regista, pretendendo il loro brano più rabbioso e cazzuto di sempre. Il risultato? Due minuti e mezzo di adrenalina pura, che si sposano magistralmente con un racconto di vendetta e criminalità organizzata, molto simile a una commedia degli equivoci, a un gioco di maschere e di specchi. Impagabile il delirio ai concerti.

5 - Here Comes Your Man - Pixies da 500 Giorni Insieme
Va bene, qui stiamo parlando di una delle band più importanti della storia dell'Alternative Rock, forse inadatta per quella che è apparentemente soltanto una commediola sentimentale e giovanilista. Ma non è possibile non amare Joseph Gordan-Levitt quando, completamente sbronzo, intona al karaoke i Pixies, divertendo una Zooey Deschanel che, a breve, gli avrebbe devastato il cuore. Per chi scrive, molto meglio loro degli Smiths.

4 - Modern Love - David Bowie da Frances Ha
Greta Gerwig corre e corre, ma dove va? Noah Baumbach cita genialmente una scena di 'Rosso sangue' di Leos Carax e offre alla sua musa un personaggio indimenticabile, a cui piacciono "le cose che sembrano errori". Le note di David Bowie, sullo sfondo, accompagnano i giorni di questa aspirante ballerina, decisamente "infidanzabile", abbandonata dalla migliore amica e da tutte le certezze ma dotata di un'adorabile e dolcissima vis comica.

3 - Amore Disperato - Nada da Mio fratello è figlio unico
Insieme a Non pensarci (che contiene altrettante gemme nella colonna sonora), è la più bella commedia italiana agrodolce dello scorso decennio. Protagonista assoluto è un Elio Germano irrefrenabile nel ruolo che lo ha consacrato definitivamente, dapprima fascista convinto, e poi marxista-leninista, alla confusa ricerca di una maturità difficile da ottenere. E nella sua incapacità di non combinare cazzate, si riconosce sin troppo il bisogno di "amore disperato". 

2 - On Ne Change Pas - Celine Dion da Mommy
Mai avrei pensato che nella mia vita avrei ascoltato una canzone di Celine Dion per giorni interi. Ma il romanticismo spinto, kitsch, un po' naif e sfacciatamente pop di Xavier Dolan ha avuto la meglio. Nella soundtrack, tante altre canzoni, anche più nobili: da Beck agli Oasis, fino ai Counting Crows, ma è soltanto con Celine che l'affetto brutale di Antoine-Olivier Pilon ci fa sobbalzare sulla sedia e ci costringe ad asciugare le lacrime.

1 - More Than This - Roxy Music da Lost In Translation
Bill Murray al microfono, il resto non conta. Insuperato e insuperabile, apologia della malinconia e degli amori troppo in ritardo o troppo in anticipo: dietro a ogni disilluso si nasconde un romantico frustrato. Probabilmente, la mia scena preferita in assoluto, anche se Sofia Coppola non è mai più riuscita a cogliere così tanta bellezza. Bastano Bill e Scarlett Johansson, bastano Tokyo e lo spaesamento di chi per andare avanti guarda soltanto nello specchietto retrovisore.



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