venerdì 23 dicembre 2016

Playlist: Top 10 Serie 2016

10 - Black Mirror 3 - Charlie Brooker
Terza stagione per il più inquietante specchio dei nostri tempi, non proprio un'analisi dei rischi dell'avanzamento tecnologico quanto più del vuoto pneumatico mentale, emotivo e sentimentale che caratterizza l'individuo contemporaneo, privo di contatto fisico, carnale e materiale con ciò che lo circonda. Va detto però che questa volta non tutti gli episodi lasciano il segno: lo fa senz'altro una raggelante Bryce Dallas Howard nel primo, devastante Nosedive. Su Netflix.

9 - Billions - Brian Koppelman, David Levien, Andrew Ross Sorkin
Il bene e il male si inseguono e si confondono, i lati oscuri emergono gradualmente e senza soluzione di continuità. Sullo sfondo, una New York di piani alti e di guerre tra la magistratura e uomini ricchi e potenti: Paul Giamatti è l'uomo di diritto, secondo cui la legge deve sempre avere la precedenza sull'aspetto umano e privato, ma è sessualmente perverso; Damian Lewis è l'amato miliardario su cui si cela lo spettro di frode per insider trading. Avvincente e giuridicamente precisa. Su Sky Atlantic.

8 - Marseille - Florent Siri
Colpi bassi e vendette nella corsa per la poltrona a sindaco di Marsiglia tra Gérard Depardieu e Benoit Magimel, prima alleati e poi avversari più interessati ad affossarsi che a vincere. Un crime politico serrato e incalzante, tragico e shakespeariano, che descrive una Francia spaccata in due e particolarmente spaesata, governata da una classe politica corrotta e avvelenata. Sesso, droga, violenza, Islam: un calderone fin troppo pieno ma senz'altro godibile. Su Netflix.

7 - Easy - Joe Swanberg
Il manifesto del mumblecore, dialoghi un po' improvvisati, recitazione naturalistica e pochissime location. Ogni episodio è una storia a sé, dove si analizzano le diverse sfumature di amore nelle coppie moderne, tra Tinder e veganismo. Sembra che non succeda praticamente nulla, ma l'attenzione alle banalità del quotidiano è una qualità rara e da proteggere. Un modo nuovo, non perfetto, di fare commedia e riflettere sulle nostre nevrosi. Su Netflix.

6 - Flaked - Will Arnett
Una comedy dalle sfumature drammatiche scritta su di sé da Will Arnett, simpatico cialtrone ex alcolizzato che cerca di avere una seconda possibilità dalla vita elargendo consigli per Venice Beach a individui in difficoltà esistenziale. Si ride, si sogna la California e si riflette sui percorsi tortuosi e ingannevoli dei rapporti d'amicizia. E, senza accorgersene, si finisce per voler bene a tutti i personaggi. Su Netflix.

5 - The Young Pope - Paolo Sorrentino
La serie più attesa non delude le aspettative. Per metà. Perché i primi due folgoranti episodi non trovano conferma in quelli successivi e perché Sorrentino non è sempre a suo agio con i ritmi narrativi di showrunner. Ma alcuni momenti sono degni del suo miglior cinema: il duetto tra Papa Jude Law e Stefano Accorsi/Matteo Renzi è da antologia e la fine del cardinale Dussolier è acida e beffarda come lo erano i suoi primi film. Su Sky Atlantic.

4 - Bloodline 2 - Glenn Kessler, Todd A. Kessler, Daniel Zelman
Un grande, dolente, romanzo americano, dai tempi più dilatati rispetto a molte serie, interessato soprattutto alle psicologie dei personaggi, ai loro demoni interiori. Sangue inteso come legame famigliare, ma anche come inevitabile conseguenza del Fato: rimorsi, rancori, sensi di colpa che arricchiscono ogni episodio di una tensione costante, destinata a esplodere. Sullo sfondo, il paradiso perduto delle Florida Keys. Cast meraviglioso (Kyle Chandler, Ben Mendelsohn, Linda Cardellini, Andrea Riseborough). Su Netflix.

3 - Love - Judd Apatow
Tenera, credibile analisi di una costruzione di un amore goffo e improbabile nell'era digitale. La bella Gillian Jacobs è una tipica trentenne di oggi, sfrontata e grezza, mentre Paul Rust uno sfigato vecchio stampo, sensibile e imbranato, che finisce per essere cool, come tutti gli eroi della commedia di Judd Apatow, nella loro versione più romantica possibile: sono sempre le incomprensioni e le piccolezze a rendere le cose preziose. Su Netflix.

2 - Stranger Things - The Duffer Brothers
Chi è allergico all'universo degli anni Ottanta ne stia lontano: è la serie con il maggior numero di rimandi, citazioni e omaggi che sia mai stata realizzata. Da I Goonies a Stand By Me, War Games, Twin Peaks e persino Under the Skin: frullateli e otterrete Stranger Things. Ma dopo il sospetto di programmaticità dei primi episodi, l'emozione e la commozione prendono il largo: in fondo, è un altro struggente romanzo di formazione, che si focalizza sul momento in cui amore e morte entrano con prepotenza nelle nostre vite. Su Netflix.

1 - The Night Of - Richard Price, Steven Zaillian
Come le due stagioni di True Detective, come la prima di Narcos, è più corretto considerarlo un vero e proprio film di nove ore piuttosto che una serie. Ed è folgorante: il pilot è uno shock, l'incubo di chiunque dopo una notte da leoni è terrorizzato dall'idea di trovarsi dietro le sbarre di un carcere. Legal-prison-drama senza tregua, e dietro la ricostruzione del delitto c'è l'affresco dell'America di oggi, dura e multiculturale. John Turturro azzecca probabilmente il miglior ruolo della carriera: tra il derelitto e il geniale, l'avvocato Stone è il personaggio dell'anno. Su Sky Atlantic.

LE SERIE DELL'ANNO DE 'IL BELLO, IL BRUTTO E IL CATTIVO'

2011 - The Bridge - Hans Rosenfeldt
2012 - Black Mirror - Charlie Brooker
2013 - Black Mirror 2 - Charlie Brooker
2014 - True Detective - Nic Pizzolatto
2015 - True Detective 2 - Nic Pizzolatto
2016 - The Night Of - Richard Price, Steven Zaillian



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