Ad un intervistatore che gli chiede com'è la vita da rockstar, Vasco Rossi risponde: "Eh sì, bella vita". Dopo pochi istanti, mentre il buon Vasco sorseggia un bicchiere di whisky, lo stesso intervistatore continua: "Possiamo dire che la vita da rockstar non è poi così bella come dicono?". E Vasco: "Assolutamente no, non è bella! Conosci gente, fai delle cose che...ci sono i pro e contro." Vasco è amato anche per questo. Un personaggio senza maschere, capace di contraddirsi immediatamente, istintivo e sincero. Sempre. 'Questa storia qua' di Righetti e Paris è un documentario onesto che non mette al centro Vasco ma la sua terra, le persone che ha avuto intorno negli anni della sua giovinezza, prima che diventasse tutto quello che poi è diventato. Non ci sono rivelazioni sconvolgenti, diverse fasi della carriera sono del tutto ignorate ma l'umiltà con la quale i due fan-cineasti si sono avvicinati al progetto prevale su qualsiasi altra considerazione. Vasco è presente con la sua voce fuoricampo e con le canzoni, per il resto viene lasciato ampio spazio all'indagine antropologica di Zocca, provincia, Italia. Ed è questa la chiave di lettura che può interessare a tutti coloro che non amano Vasco Rossi. La scommessa vinta da 'Questa storia qua', infatti, è testimoniare un buon pezzo di italiani d'Italia che se non riuscirà a realizzare il sogno di diventare un cantante famoso preferirà fare il contadino o il camionista piuttosto che l'impiegato perchè è uno spirito libero. Quella stessa Italia che ha un'idea di Modena esattamente come ha quella di Los Angeles perchè tanto non è mai andata via da Zocca. Quella Italia che ama Vasco Rossi perchè è la coscienza dell'incoscienza, la spiegazione dell'inspiegabile. Probabilmente, esistono milioni di motivi per non apprezzare Vasco Rossi. Tutti molto poco interessanti. Vasco Rossi è come il calcio, capace di conquistare in modo trasversale qualsiasi italiano di qualsiasi estrazione sociale. Destra, sinistra, nord, sud, centro. 'Questa storia qua' poteva celebrare l'artista maledetto nelle sue salse trasgressive e piccanti e, invece, non fa altro che mostrare da dove provengano le canzoni che sono la colonna sonora delle nostre vite. Perchè, anche chi lo rifiuta ha senz'altro un amico, un figlio, una donna, un collega che con quelle canzoni ha vissuto una vita e la sta ancora vivendo.
Nessun commento:
Posta un commento