venerdì 12 ottobre 2018

Top 5: Ottobre 2018

5 - Venom - Ruben Fleischer (voto 7)
Sembra un blockbuster degli anni Novanta? Non ha niente a che vedere con i cinecomics di oggi? Forse proprio per questo è migliore degli altri. Un tono cazzaro e ironico per la genesi di un antieroe, sfiorando riflessioni cronenberghiane più serie del solito (il contagio, il mostro dentro di noi), evitando appesantimenti nello script e sottotrame prolisse. Si fa vedere con piacere divertendo, senza la pretesa di essere un capitolo fondamentale della storia del cinema. 

4 - A Star is Born - Bradley Cooper (voto 7)
Terzo remake di un classico di William A. Wellman del 1937, al servizio del prepotente ingresso di Lady Gaga nello star system hollywoodiano. Funziona tutto, niente da dire, tranne il finale spudoratamente strappalacrime: un prodotto paraculo studiato in ogni minimo dettaglio, ma Bradley Cooper in versione alcolizzata e derelitta è uno spettacolo, le canzoni sono bellissime e le scene dei concerti valgono da sole il prezzo del biglietto.

3 - Il verdetto - Richard Eyre (voto 8)
Dilemmi interiori professionali e sentimentali di un eminente giudice dell'Alta Corte Britannica, che combatte l'estremismo religioso di due genitori contrari alla trasfusione di sangue che potrebbe salvare la vita al loro unico figlio. Tratto da un romanzo di Ian McEwan, l'ottavo film di Richard Eyre, dallo stile rigoroso ed essenziale, è il commovente ritratto di una donna integerrima e sensibile, dal divino distacco e dalla diabolica perspicacia. Emma Thompson è elegante, dolente, superlativa.

2 - BlacKkKlansman - Spike Lee (voto 8)
Bentornato Spike. La storia vera di Ron Stallworth, detective nero che s'infiltra nel Ku Klux Klan fingendo al telefono una voce da bianco, è raccontata con toni da commedia poliziesca, tra il buddy e lo spy movie, ed è infarcita di colori e citazioni, umori e musiche che hanno formato la cultura del cineasta afroamericano. Elegante e leggero, ovviamente politico e attuale: i riferimenti ai movimenti populisti di estrema destra di oggi non sono puramente casuali.

1 - Opera senza autore - Florian Henckel von Donnersmarck (voto 9)
Il regista de Le vite degli altri torna in Germania per affrontare gli scheletri nell'armadio di una Nazione sopravvissuta agli orrori del Nazismo e alle fratture tra comunismo dell'Est e consumismo dell'Ovest, adottando i tumulti del melodramma e del grande romanzo popolare. Tre ore di passione, che riportano al desiderio del racconto, tra pubblico e privato, e dell'ampio respiro dell'epica. Un'esperienza visiva e narrativa in cui specchiarsi nei personaggi, vibrare insieme a loro nel nome dell'arte, ribadendo il significato di socialdemocrazia.




1 commento:

  1. La lotta contro le emozioni è la lotta più difficile. Il peggior nemico e non trovare... Questo nei film https://filmsenzalimiti.page è evidente nella vita.

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