sabato 7 maggio 2011

Machete (voto 4)

Premetto che questa recensione mi farà perdere molta popolarità ma non posso far altro che esprimere in maniera libera quello che penso veramente del cinema fighetto di Robert Rodriguez. Il suo processo di destrutturazione del cinema concepito come mezzo artistico e intellettuale continua anche con la sua ultima fatica. Non sono bastati i vari 'Dal tramonto all'alba', 'Sin City', 'Planet Terror' per farci convincere che non è interessato ad altro che a puntare alla palma del regista più cool dell'anno. Anche con 'Machete', ogni scena, ogni battuta è solo artificiosa, ideata già con la consapevolezza che diventerà un cult. Non esiste spontaneità nel suo modo di vivere il cinema, non c'è mai un bisogno di espressione artistica alla base di ogni sua opera. Il suo cinema non è parodia demenziale perchè non sono mai presi in considerazione i tempi e i ritmi comici. Rodriguez recupera il cinema di serie B infarcendolo di umorismo esibizionista, che non è necessità ma solo ricerca di forma e di stile. Esistono grandissimi registi che girano B-movie esprimendosi in maniera autentica e costruendo racconti veri e veri personaggi. Mi vengono in mente Carpenter o Sam Raimi. Nel cinema di Rodriguez ci sono solo macchiette costruite per diventare idoli che vanno bene per lo sfondo del computer o per il poster in cameretta. Il suo cinema non è nemmeno un omaggio perchè fa dello sberleffo e dell'assurdo il proprio motto d'orgoglio (per dire, 'Il grinta' dei Coen è un omaggio). 'Machete' è un divertissement cerebrale girato da un figlio di papà che annulla ogni lato emozionale e personale del farecinema. Tutto quanto è calcolato perchè sia apprezzato come roba figa, perchè è divertente per chi non ha un gusto cinematografico ed è citazionista e colto per chi ha il palato fine da cinefilo. So bene che qualcuno penserà che io sia un intellettual-snob che non sa godersi un divertimento senza pretese. Ma 'Machete' di pretese ne ha, proprio perchè l'obiettivo non è quello di abbandonarsi al solo piacere dell'esperienza cinematografica ma quello di raggiungere lo status quo di superfichissimo. E in tutta questa pagliacciata, l'unica vera superfichissima è Jessica Alba. Aridatece scarymovie.

2 commenti:

  1. Grandi attori (e meno grandi) che, si vede fin dalla prima immagine, si divertono un mondo a fare quello che amano di più: puro cinema.
    Se cerchi qualcosa di più sei fuori strada!

    Cos'è questa cosa lunga e dura?
    Il mio machete.

    Bella Emi

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  2. Premettendo che non ho visto "Machete" ma che ho seguito tutto il percorso di Rodriguez fino ad oggi sono completamente d'accordo con te. Da "Planet Terror" a "Sin City" "di ambizioni ne hanno, ed è proprio questo che spaventa. A costo di sembrare ancora più impopolare di te chi ha inaugurato la tendenza di cui parli, però, è un nome ancora più idolatrato da cinefili e pubblico in generale, un tale Tarantino.

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