mercoledì 18 maggio 2011

Hai Paura Del Buio (voto 7)

Rischia di passare inosservato il bel debutto cinematografico di Massimo Coppola, conosciuto per essere stato l'autore di due programmi cult della MTV Generation come 'Brand: New' e 'Avere vent'anni'. Ed è davvero una sorpresa scoprire che l'esperienza televisiva ha fatto sì che Coppola acquisisse immediatamente una maturità e una sensibilità artistica davvero rilevante. Infatti, 'Hai paura del buio' recupera le finalità che erano state poste con 'Avere vent'anni': raccontare squarci giovanili di Italia che non sono quelli delle discoteche e dei tronisti ma quelli delle fabbriche, del precariato e dell'emarginazione. E' solo un pretesto il fatto che una delle due protagoniste sia una romena venuta in Italia per trovare, forse, una stabilità economica. Perchè non sono la denuncia nè i lati disperati dell'immigrazione il fulcro del racconto, bensì la difficoltà esistenziale e l'infanzia tradita di due ragazze, diverse per carattere ma simili per determinazione e per paure. Lo stile registico ricorda molto il cinema dei fratelli Dardenne, per ambientazioni e per il fatto che la macchina da presa è spesso incollata alle protagoniste, le segue e non le molla mai mentre si affannano per ritagliarsi il loro pezzetto di vita. Come in 'Rosetta', sono assenti ogni tipo di consolazione e di buonismo ma 'Hai paura del buio' è un pugno nello stomaco sobrio che accarezza ed emoziona nella splendida scena del confronto-scontro tra Eva (interpretata dall'ottima Alexandra Pirici) e sua madre. Infine, non è possibile non apprezzare un film che ha come filo conduttore la colonna sonora dei Joy Division e di PJ Harvey. Coppola ama la musica e lo sapevamo ma che amasse anche così tanto il cinema al punto da regalarci il terzo dei migliori esordi italiani degli ultimi anni (i primi due sono 'Dieci Inverni' di Mieli e 'La pecora nera' di Celestini) è un fatto davvero eccezionale.

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