domenica 19 agosto 2012

Anteprima: Take This Waltz (voto 9) IL FILM DEL MESE

'Take this waltz' è bellissimo ma non è facile scriverne una recensione. Perchè, sulla carta, è un film che racconta una storia davvero molto vecchia, su cui il cinema americano (e non) ci marcia dalla notte dei tempi. Lui, lei, l'altro. Coppia di giovani sposi innamorati con bellissima casetta nella provincia canadese: lei è una scrittrice freelance, lui si occupa di libri  di cucina. Lei è Michelle Williams, ed è bellissima, dolcissima, un agnellino. Lui è Seth Rogen, ed è uno degli uomini più simpatici del mondo, è sensibile, è sostanzialmente un buono. La loro vita sembra una favola, in Canada non ci sono problemi economici, anche se fai il giornalista o lo scrittore vivi alla grande. Non ci sono nemmeno i tamarri, figuriamoci i delinquenti. Sembrerebbe che nulla possa cambiare la loro serenità, il loro divertimento, i piccoli scherzi di lui, le tenerezze di lei. Fino a quando, non piomba nella loro vita un nuovo vicino di casa, artista, guidatore di risciò, che instaura con la mogliettina una fortissima alchimia. Il terzo incomodo è Luke Kirby ed è praticamente l'opposto di Seth: seduttivo, affascinante, irresistibile. Alla sua seconda prova dietro la macchina da presa ('Away from her' fu l'esordio), la trentacinquenne Sarah Polley racconta l'imprevedibilità dei sentimenti, in maniera molto semplice ma con stupefacente autenticità. Non ha bisogno di troppi fuochi d'artificio, concentrandosi in modo particolare sulla caratterizzazione dei tre personaggi principali. La vita non è programmabile, le emozioni non sono controllabili. Vuole bene ai propri protagonisti: ciascuno di loro ha i propri motivi per soffrire, le proprie ragioni per essere incazzato con l'amore. Lo stile indie-malinconico di 'Take this waltz' potrebbe riportare alla memoria una Sofia Coppola, un Wes Anderson: forse la regia della Polley è meno visionaria ma c'è davvero altrettanta poesia. Tutto è condito da una politica fortemente anti-hollywoodiana, che respinge qualsiasi sentimentalismo, rifiuta l'ipotesi di un happy ending e di una soluzione consolatoria. Lo spettatore può rispecchiarsi col suo personaggio preferito: ad ogni modo, ne esce con un groppo in gola e le lacrime dagli occhi. Il sorriso finale di Michelle Williams, su una giostra, col sottofondo di Video killed the radio star, è un'immagine che va tenuta stretta nel cuore perchè nasconde una lacerante ricerca della felicità, una dolorosa scelta che ribadisce una volta per tutte, se ce ne fosse ancora bisogno, quanto la gioia di alcuni comporti necessariamente la sofferenza di altri. 'Take this waltz' è un piccolo capolavoro che ridefinisce il concetto di malinconia.

PS: il film non ha ancora una data di uscita in Italia. Va visto però, legalmente o illegalmente.

Emiliano Dal Toso




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