venerdì 15 giugno 2012

Pop Porno: Larry Flynt - Oltre Lo Scandalo

Di che genere è Larry Flynt? Provare a dare una risposta completa a questo domanda, magari anche senza riuscirci, può essere una buona via per comprendere la grandezza di questo film. Sicuramente, come è evidente, l'impostazione generale è quella del self made man, ma l'applicazione del modello è del tutto anomala, perché il declino – obbligatorio nel genere - non avviene fino in fondo come in Scarface (ad oggi il vero Larry Flynt vive ad Hollywood e sta benone) e, soprattutto, non è diretta conseguenza della sua condotta (anzi, dal punto di vista concettuale – attentato a parte – Larry Flynt raggiunge il suo obiettivo). L'altro genere a cui si potrebbe pensare è quello del legal movie all'americana, solo che anche in questo caso il genere non è puro, perché la soluzione della lunga serie di processi che vedono il nostro Larry indagato non è risolta dalla maestria di una delle parti o dall'emersione di nuovi elementi (come in Codice d'onore o L'avvocato del Diavolo), e comunque il focus del film non è certo l'esito della sentenza che oppone Flynt al reverendo Falwell (come ne La Giuria o in Bugiardo bugiardo). Credo che l'intento di Forman sia diverso, e sia quello di fare un film fortemente americano. Forman prende un individuo che è l'opposto dell'ordine sociale e della morale tradizionale e lo contrappone ad una società che pretende di essere ordinata e moralizzatrice: Flynt è un arrivista, arrampicatore sociale, imprenditore senza scrupoli, maniaco sessuale, anarchico, drogato (e chi più ne ha più ne metta) che vive nell'America bigotta stile comunità puritana del terzetto Ford-Carter-Reagan. Però, di fronte alla Costituzione (che si trova in mezzo ai due), ha diritto di essere difeso come tutti gli altri, anche se insulta e sputa su un tribunale da cui non vuole essere giudicato (bella la scena in cui si rifiuta di giurare sulla Bibbia).È quindi significativo, in quest'ottica, che il rapporto con il suo avvocato (un buon Norton) sia conflittuale e che, fondamentalmente, il ruolo che egli gioca nei processi sia al minimo sindacale; lo è ancora di più il fatto che a salvarlo sia uno di quei famosi dieci emendamenti che vennero aggiunti in un secondo momento alla Costituzione americana, nel 1789, sotto la pressione degli anti-federali che temevano che lo Stato unico potesse violare i diritti del singolo. Larry Flynt è un omaggio ai padri fondatori, che con la loro lungimiranza permettono, oggi, di fare scandalo e, pur con rispetto nei confronti della tradizione, di ribaltare i valori correnti e di mantenere la società civile in perenne evoluzione. Sempre nella difesa di quelle libertà dell'individuo che stanno alla base di un contratto sociale di stampo illuministico (e quindi di derivazione europea) come quello statunitense. Per il resto è un film ben fatto di un regista attento, con un attore eccezionalmente bravo (il mio amato Woody Harrelson) e una sceneggiatura precisa. Buona anche la prova di Courtney Love.

Giancarlo Mazzetti






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