venerdì 6 giugno 2014

I Magnifici Sette: Football Movies

Noi non supereremo mai questa fase.

Febbre a 90 - David Evans, 1997: tifare una squadra di calcio è un mistero della fede. Qualcosa che non può essere spiegato razionalmente. E' un dato di fatto con il quale bisogna convivere. La traduzione cinematografica del bestseller di Nick Hornby è una commedia sentimentale che ha la sua forza nell'ironia, nella tenerezza, nella straordinaria sincerità con la quale viene raccontata la vita di un trentenne, insegnante di lettere, alle prese con un amore nuovo (una graziosa collega un po' snob e radical-chic) e con quello di sempre (l'Arsenal, destinato a vincere il campionato dopo diciotto anni). Grande Colin Firth.

Hooligans - Lexi Alexander, 2005: film duro e crudo, forse l'unico che pone una lente di ingrandimento onesta sulla realtà delle tifoserie di calcio più intransigenti ed estreme, senza retoriche e moralismi. Il protagonista è un insegnante di Educazione Fisica, quasi a voler ribadire che la violenza non è espressione di una singola classe sociale, ma è un dato di fatto reale e diffuso. Molti, comunque, i passaggi nel quale il tifo viene mostrato come l'espressione di un senso di comunità, di fratellanza, di un'attitudine anarchica e antisistemica. Indimenticabile il coro I'm Forever Blowin Bubbles, l'inno del West Ham United.

Il Mio Amico Eric - Ken Loach, 2009: insieme a La Parte Degli Angeli, è il film più utopista di Ken Loach, nel quale la classe operaia riesce a prevalere e ad andare finalmente in paradiso, grazie a valori come l'amicizia e la solidarietà. E il calcio, impersonificato da Eric Cantona, rappresenta una via di fuga, un motivo di consolazione e di gioia quando tutto sembra perduto. Leggero ma trascinante, in modo particolare nel finale un po' hollywoodiano, che non fa altro che evidenziare il significato favolistico e irreale, ingenuo, giocoso e liberatorio.

Maradona By Kusturica - Emir Kusturica, 2008: che cos'è il genio? Emir segue Diego, corre appresso ai ricordi del Pibe de Oro, e regala quei bellissimi due minuti in cui Manu Chao canta La Vida Es Una Tombola per strada di fronte ad un commosso Maradona. Gloria e disperazione sono quasi sempre stati indissolubili nella vita di un uomo indubbiamente controverso, romantico e punk. Diego è il calcio nella sua forma più autentica, ostinata e incontaminata da "mafiosi" come Havelange, Blatter e Matarrese: è il calcio come "bellezza del gesto".

Sognando Beckham - Gurinder Chadha, 2002: ecco, invece, il calcio più politicamente corretto, ecumenico e familista in un film, però, tutt'altro che sgradevole. Non importa chi siete, da dove venite, come la pensate. Tutti noi possiamo essere uniti e affiatati dalla voglia di correre dietro a un pallone, bianchi o neri, maschi o femmine, etero o gay. Questa è la forza del calcio ma è, soprattutto, la forza di un film che ha lanciato quel dono divino di Keira Knightley, innamorata come la sua amica del cuore del loro allenatore Jonathan Rhys-Meyers.

Jimmy Grimble - John Hay, 2000: ovverosia, Billy Elliot spiegato agli eterosessuali maschi. Grazie a un paio di scarpette magiche, un adolescente brocco e introverso, tifoso dello sfigato Manchester City, diventa un fenomeno e porta la sua squadra alla finale del torneo della scuola. Dopo il trionfo, i dirigenti del Manchester United gli chiederanno di giocare per loro, ma alla domanda "Cosa d'altro può esserci di meglio del Manchester United?", lui risponderà: "Il Manchester City". Epico. PS: La Storia del Calcio ha poi invertito la rotta, riabilitando il City in una delle squadre più forti d'Europa.

Il Maledetto United - Tom Hooper, 2009: questa è una delle storie di calcio più belle e poetiche in assoluto, quella dell'allenatore un po' sbruffone Brian Clough, che portò il minuscolo Derby County a vincere il campionato e il Nottingham Forest a vincere due Coppe dei Campioni consecutive, ma che, nel mezzo, fallì clamorosamente con il Leeds United, la squadra inglese di maggior successo dei primi anni Settanta ma anche la più scorretta e indisciplinata. Un grandissimo film, diretto dal regista de Il Discorso Del Re, su ambizione e amicizia tradita e riconciliata, perchè il calcio è come il blues: dentro c'è tutto. Meravigliosi Michael Sheen e Timothy Spall.





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