mercoledì 14 gennaio 2015

Top Ten Polar/Gangster Movies 2000-2014

Era troppo bello per durare.

10 - La Promessa Dell'Assassino - David Cronenberg, 2007
Solo apparentemente un film "di genere" che si distanzia dalla consueta poetica cronenberghiana, meglio considerarlo un film "di genere" adattato al cinema dell'infezione del maestro canadese, nel quale l'immigrazione e l'inevitabilità della violenza sembrano essere ormai due temi fondamentali per raccontare la contemporaneità. Indimenticabile la lunga sequenza nel bagno turco.

9 - 36 Quai Des Orfèvres - Olivier Marchal, 2004
L'ex poliziotto Marchal recupera la tradizione del polar francese e offre a Daniel Auteuil e a Gerard Depardieu uno scontro indimenticabile tra due individui perennemente sull'orlo del baratro, basato su invidia, vendetta e redenzione. Una Parigi ferita, sullo sfondo, conserva intatta la sua bellezza. Il titolo si riferisce all'indirizzo della sede della polizia giudiziaria parigina.

8 - Romanzo Criminale - Michele Placido, 2005
Placido ha dimostrato di essere l'unico regista in grado di saper fare un certo tipo di cinema in Italia, considerato anche il successivo e altrettanto valido Vallanzasca. La storia della banda della Magliana è una vera epopea sanguinosa, che passa attraverso quindici anni di Italia al cardiopalma. Un titolo fondamentale per il lancio di mezzo cast, e che ha ispirato la prima serie tv nostrana di grande successo.

7 - Era Mio Padre - Sam Mendes, 2002
Dopo American Beauty, Sam Mendes spiazzò chiunque con un'opera così classica e rivolta ai gangster movie di un tempo. Il risultato è un emozionante romanzo di formazione, assolutamente perfetto da ogni punto di vista tecnico. Forse, l'ultima grande interpretazione di Tom Hanks prima del lento declino, e una delle più inquietanti di Jude Law.

6 - Nemico Pubblico N.1 - Jean Francois Richet, 2008
Diviso in due parti (L'istinto di morte e L'ora della fuga), regala a Vincent Cassel nei panni del bandito Jacques Mesrine il ruolo della vita. Il primo blocco si rifà ai polar degli anni Settanta, mentre il secondo guarda di più a De Palma e a Scorsese. Solido, incalzante, senza attimi di tregua. In Italia è stato scandalosamente ignorato.

5 - In Bruges - Martin McDonagh, 2008
Il film che ha rivelato all'universo maschile il Colin Farrell alcolizzato e in preda ai demoni personali (insieme a Sogni e delitti), e che ha confermato la scena britannica come terreno fertile per il cinema ganster degli anni Duemila post-tarantiniano (Guy Ritchie, Paul McGuigan). A differenza degli altri, però, In Bruges è più geniale, esistenziale ed esilarante.

4 - The Counselor - Ridley Scott, 2013
Un inatteso colpo d'ala di un regista che avevamo dato per disperso da Thelma & Louise. Racconto di "anime nere", stelle iper-hollywoodiane (Fassbender, Pitt, Cruz, Bardem) destinate a una fine davvero tremenda. Svetta Cameron Diaz, seduttrice disposta a stringere patti con il lato oscuro. Sceneggiatura di Cormac McCarthy, che non lascia nessuna via d'uscita.

3 - The Departed - Martin Scorsese, 2006
Non poteva certamente mancare il Maestro Assoluto del genere, con uno dei suoi capolavori, quello che finalmente gli diede l'Oscar per miglior regista. Continui ribaltamenti tra Bene e Male, personaggi descritti in maniera totale, un finale da conservare tra i più entusiasmanti di sempre: DiCaprio contro Damon, anche la criminalità organizzata non è altro che una commedia degli equivoci, un gioco di maschere e di specchi.

2 - Miami Vice - Michael Mann, 2006
Il senso per il Cinema di Michael Mann, purissimo capo d'opera dedicato ai suoi adepti, che non hanno ancora smesso di sbavare e di ringraziare. Amicizia virile, con l'immagine già immersa nella notte, grazie a una profondità di campo impressionante e alle potenzialità del digitale HD, che fino ad allora nessuno si era ancora sognato di renderle così funzionali al tamarro sentimento d'immenso che può trovarsi su un motoscafo, oppure durante una sparatoria in discoteca sulle note liberatorie di una canzone dei Linkin Park.

1 - I Padroni Della Notte - James Gray, 2008
Il senso per il Cinema di James Gray, purissimo capo d'opera dedicato ai suoi adepti, che non hanno ancora smesso di sbavare e di ringraziare. Torrida Brooklyn, sesso selvaggio con Eva Mendes nel privè di un locale notturno, mentre la polizia piomba all'improvviso e tuo padre e tuo fratello ti chiedono di stare con loro, di stare con i buoni, anche se la naturale e innata tendenza all'autodistruzione ti porterebbe sempre in direzione ostinata e contraria. Tragedia greca dei giorni nostri, Settima Arte per la quale scenderemmo in piazza a manifestare.






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