Ci hai fatto caso? Questo odore è lo stesso di prima
Concludiamo il nostro approfondimento sui film dell'Est con 'Il Segreto Di Esma', bellissimo film del 2006, premiato con l'Orso D'Oro al Festival di Berlino ma passato piuttosto inosservato in Italia. La regista Jasmila Zbanic fu alla sua prima opera di finzione dopo una serie di documentari ed, immediatamente, realizzò un lavoro difficile da dimenticare, profondo e intenso. Siamo a Sarajevo, una decina di anni dopo la fine di quell'infame conflitto che violentò la Bosnia-Erzegovina. Esma è una quarantenne che abita a Grbavica, quartiere che venne usato dai serbi come lager. Di giorno fa l'operaia e di notte trova lavoro come cameriera in una via di mezzo tra una discoteca e uno strip club, un localaccio punto di incontro di alcuni dei peggiori ceffi della città. E' costretta a cercare un secondo lavoro per poter pagare la gita scolastica alla figlia quattordicenne Sara, dal momento che non spunta fuori quel certificato che testimonia che il padre è un martire di guerra, che la esonerebbe dal pagamento. Ma chi è veramente il padre di Sara? Perchè Esma non ha mai fatto luce sulla sua scomparsa? 'Il Segreto Di Esma' è, prima di tutto, un film di fantasmi. Sarajevo viene descritta in maniera spettrale, come un luogo irrimediabilmente stuprato della sua innocenza. Le uniche relazioni che si instaurano, anche quelle d'amicizia o di reciproco affetto, sono fondati sulla violenza. Così avviene per Esma, che nutre inaspettatamente una simpatia per una guardia del corpo del locale in cui lavora. E lo stesso accade a Sara, che stringe una forte amicizia con un suo compagno di scuola dopo una rissa durante una partita di calcio. Tutti hanno alle spalle un abbandono, una perdita dovuta alla guerra di un decennio prima. E' come se non ci fosse più spazio per l'interesse istintivo ma soltanto per un sentimento di solidarietà o di condivisione del dolore. Le bombe non ci sono più da un pezzo ma le macerie non sono mai state rimosse e i corpi sono ancora da identificare. Malgrado lo sfondo sia terribilmente cupo, la Zbanic riesce a donare al film un tono semplice, grazioso, ottimista. Splendidi i due personaggi femminili: Esma è una madre premurosa, una donna orgogliosa, ferita ma ancora capace di provare forti sentimenti; Sara è una adolescente acerba, tormentata dalla mancanza del padre ma piena di entusiasmo. Il loro rapporto ha parecchi passaggi indimenticabili, di grande tenerezza e di cruda drammaticità. Ma tutti i personaggi femminili del film sono da incorniciare, a cominciare dalle colleghe-amiche, che non abbandonano nel momento più difficile la coraggiosa protagonista. C'è spazio per una sola bella figura maschile, quella della guardia, seppure vittima anch'essa della criminalità che ha preso il sopravvento a Sarajevo. 'Il Segreto Di Esma' è, infine, un racconto sull'adolescenza e sull'avvicinamento alle prime vere difficoltà della vita. E su una comunità di donne, legate da un trauma incancellabile e da una dignità ultima a morire.
Concludiamo il nostro approfondimento sui film dell'Est con 'Il Segreto Di Esma', bellissimo film del 2006, premiato con l'Orso D'Oro al Festival di Berlino ma passato piuttosto inosservato in Italia. La regista Jasmila Zbanic fu alla sua prima opera di finzione dopo una serie di documentari ed, immediatamente, realizzò un lavoro difficile da dimenticare, profondo e intenso. Siamo a Sarajevo, una decina di anni dopo la fine di quell'infame conflitto che violentò la Bosnia-Erzegovina. Esma è una quarantenne che abita a Grbavica, quartiere che venne usato dai serbi come lager. Di giorno fa l'operaia e di notte trova lavoro come cameriera in una via di mezzo tra una discoteca e uno strip club, un localaccio punto di incontro di alcuni dei peggiori ceffi della città. E' costretta a cercare un secondo lavoro per poter pagare la gita scolastica alla figlia quattordicenne Sara, dal momento che non spunta fuori quel certificato che testimonia che il padre è un martire di guerra, che la esonerebbe dal pagamento. Ma chi è veramente il padre di Sara? Perchè Esma non ha mai fatto luce sulla sua scomparsa? 'Il Segreto Di Esma' è, prima di tutto, un film di fantasmi. Sarajevo viene descritta in maniera spettrale, come un luogo irrimediabilmente stuprato della sua innocenza. Le uniche relazioni che si instaurano, anche quelle d'amicizia o di reciproco affetto, sono fondati sulla violenza. Così avviene per Esma, che nutre inaspettatamente una simpatia per una guardia del corpo del locale in cui lavora. E lo stesso accade a Sara, che stringe una forte amicizia con un suo compagno di scuola dopo una rissa durante una partita di calcio. Tutti hanno alle spalle un abbandono, una perdita dovuta alla guerra di un decennio prima. E' come se non ci fosse più spazio per l'interesse istintivo ma soltanto per un sentimento di solidarietà o di condivisione del dolore. Le bombe non ci sono più da un pezzo ma le macerie non sono mai state rimosse e i corpi sono ancora da identificare. Malgrado lo sfondo sia terribilmente cupo, la Zbanic riesce a donare al film un tono semplice, grazioso, ottimista. Splendidi i due personaggi femminili: Esma è una madre premurosa, una donna orgogliosa, ferita ma ancora capace di provare forti sentimenti; Sara è una adolescente acerba, tormentata dalla mancanza del padre ma piena di entusiasmo. Il loro rapporto ha parecchi passaggi indimenticabili, di grande tenerezza e di cruda drammaticità. Ma tutti i personaggi femminili del film sono da incorniciare, a cominciare dalle colleghe-amiche, che non abbandonano nel momento più difficile la coraggiosa protagonista. C'è spazio per una sola bella figura maschile, quella della guardia, seppure vittima anch'essa della criminalità che ha preso il sopravvento a Sarajevo. 'Il Segreto Di Esma' è, infine, un racconto sull'adolescenza e sull'avvicinamento alle prime vere difficoltà della vita. E su una comunità di donne, legate da un trauma incancellabile e da una dignità ultima a morire.
Emiliano Dal Toso
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