lunedì 26 novembre 2012

East Ghost: Sukhodol - The Dry Valley

Aleksandra Strelyanaya è una timida ragazza russa di 34 anni, ma ne dimostra la metà. Ha girato un film meraviglioso che si chiama 'Sukhodol', tratto dal libro omonimo di Ivan Bunin del 1912. La storia ci parla di un mondo lontano, nel tempo e nello spazio. Una casa padronale immersa nella feroce campagna russa. Il tempo scorre lento, i gesti sono immutabili. Natalia, un'orfana divenuta fedele serva, è innamorata del padrone. Da lui viene accusata di furto e mandata in esilio per un anno in un casolare lontano. Quando torna deve sottostare ai voleri capricciosi della sorella del ricco possidente, invasata, posseduta da un demone oscuro. Viene stuprata da un viandante, perde il bambino. L'amato padrone muore incenerito da un fulmine. Tutta la vicenda è attraversata dal fremito sottile del misticismo russo. Una superstizione violenta, come violenta, senza compromessi, è la bellezza della Russia. Aleksandra è riuscita a dare al suo lavoro lo spessore di un capolavoro letterario, e questo è difficilissimo da fare, perché spesso le immagini sono bugiarde, prendono la via breve, e raramente sanno andare in profondità. Invece qui la perfezione tecnica diventa fondamentale per la resa lirica della storia. Il linguaggio si trasforma in contenuto. La grazia delle immagini ci restituisce l'impressione perfetta della grandezza letteraria dell'opera. Non esagero se dico che la potenza evocativa delle inquadrature della Strelyanaya io l'ho vista soltanto in Antonioni e in pochi altri. Ed è solo il suo primo lungometraggio. Se non ci credete, cercate su Youtube il trailer di 'The dry valley', il titolo inglese del film. Inoltre il film è recitato (benissimo) da attori non professionisti, emersi proprio da quel mondo nascosto che il film ci disvela, e i suoni vengono dalla presa diretta, portandosi dietro la magia dei luoghi e delle persone. Come dicevo anche ad Aleksandra, il limite più grande è che questo film può essere purtroppo capito appieno solo da chi conosce bene la cultura e la vita russe. Tradizioni, suggestioni, emozioni. "Piangi, scema, se no la felicità non viene."

Ivan "Ivanovich" Brentari



Nessun commento:

Posta un commento