sabato 4 gennaio 2014

Top Ten Video Musicali

10 - Bittersweet Symphony - The Verve diretto da Walter Stern (1997)
Richard Ashcroft, magro, altissimo, arrogante, superfigo, cammina per la strada fottendosene di scostarsi quando incrocia le altre persone. Grande pezzo, video efficacissimo, che rende molto bene l'idea del personaggio, il leader di una delle migliori band Anni Novanta, che ha espresso molto meno del suo potenziale.

9 - The Importance Of Being Idle - Oasis diretto da Dawn Shadforth (2005)
Uno dei pezzi più belli degli Oasis per un video davvero eccezionale, che rende omaggio ai film neorealisti inglesi degli anni Sessanta, con un Rhys Ifans scatenato che balla e dirige il funerale di se stesso. La canzone è un auto celebrazione di Noel Gallagher, che rivendica "l'importanza di essere pigro". Il titolo è tratto da un romanzo del 2001 di Stephen Robins.

8 - Scar Tissue - Red Hot Chili Peppers diretto da Stephane Sednaoui (1999)
I RHCP ritornarono sulle scene alla fine degli Anni Novanta, reintegrando nella formazione John Frusciante, allontanato per motivi di droga. Nel video, compaiono su un auto nel deserto sfatti, feriti e incerottati, come a voler ribardire che la droga e le disgrazie della vita li hanno segnati ma non li hanno sconfitti. Il pezzo fa parte di 'Californication', album celeberrimo, quello della svolta dal funky alle ballate malinconiche.

7 - Heart-Shaped Glasses - Marilyn Manson diretto da Marilyn Manson (2007)
Pezzo capolavoro del Reverendo, tratto dal suo album di gran lunga migliore, ovverosia 'Eat Me, Drink Me', tutto incentrato sulla rottura con la ex moglie Dita Von Teese. Non a caso, nel video la protagonista assoluta è Evan Rachel Wood, all'epoca sua fidanzata, che cita 'Lolita' e insieme a Marilyn guidano a massima velocità, fanno sesso ricoperti di sangue, e alla fine muoiono. Amore e autodistruzione.

6 - Weapon Of Choice - Fatboy Slim diretto da Spike Jonze (2001)
Video premiatissimo, con Christopher Walken, elegante cliente dell'albergo Marriott di Los Angeles, che si lascia andare a danze irrefrenabili e spericolate, ballando sulle note irresistibili di Fatboy Slim. Il pezzo fa parte dell'album 'Halfway Between The Gutter And The Stars', titolo che allude all'aforisma di Oscar Wilde "we are all in the gutter but some of us are looking at the stars".

5 - Out Of Control - Chemical Brothers diretto da W.I.Z. (1999)
Video davvero pazzesco, che si riferisce al conflitto tra il governo messicano e il gruppo rivoluzionario dell'EZLN. Rosario Dawson cerca di distrarre l'esercito provocandolo sessualmente, e poi lancia una bottiglia incendiaria che si rivela essere quella di una marca che si rifà alla Coca-Cola. In realtà, si tratta di uno spot pubblicitario e il video si chiude con le immagini reali della battaglia ripresi da una camera a spalla.

4 - Aerodynamic - Daft Punk diretto da Leiji Matsumoto (2001)
Scelgo questo pezzo tra tutti quelli dell'album 'Discovery', legato inscindibilmente alle immagini del cartone animato 'Interstella 5555' di Matsumoto. Durante 'Aerodynamic', i quattro protagonisti musicisti tentano di fuggire dall'attacco degli invasori. Immortale il riff elettro-rock dopo un minuto e tre secondi, che sottolinea la corsa disperata del chitarrista.

3 - We Don't Care - Audio Bullys diretto da Walter Stern (2003)
Eccezionale. La quotidianità di un ragazzino zarro di dodici anni che cammina per la periferia inglese, guarda male il proprietario di una Volkswagen, entra in un pub, si mette a flirtare con una strattona ultra quarantenne e viene bloccato da un amico più grande di lui prima di sfogarsi in una rissa. Finisce con lui che esce e torna a casa a testa bassa.

2 - Coffee & Tv - Blur
diretto da Garth Jennings (1999)
Uno dei brani più indimenticabili del gruppo di Albarn e Coxon, con quest'ultimo protagonista del video insieme a un contenitore del latte, che va alla sua ricerca perchè dato per scomparso dalla famiglia. Nel tragitto, affronterà diverse peripezie e avrà modo di innamorarsi di una contenitrice del latte femmina. Nel finale, lo stesso Coxon lo getterà nella spazzatura, ma la sua anima salirà in cielo dolcemente accompagnata.

1 - Hurt - Johnny Cash diretto da Mark Romanek (2002)
L'epitaffio di Johnny Cash. Poche cose sono più commoventi di questi quattro minuti. Dentro c'è tutta la sua vita, insieme ad alcuni passaggi di Storia degli Stati Uniti D'America. Il primo a vederlo fu Trent Reznor, l'autore originale delle canzone, che rimase senza parole. Cash la fece sua e la travolse in un pezzo incredibile, in un atto d'amore elegiaco e consapevole.








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