mercoledì 5 settembre 2012

Tony Scott Gallery: Una Vita Al Massimo - True Romance

Nel 1992 Quentin Tarantino aveva in mano due sceneggiature: una era quella de 'Le iene', l'altra era quella di 'True Romance'. Per il debutto di un giovane regista sconosciuto venne ritenuta più adeguata la prima, mentre la seconda venne affidata al solido mestierante Tony Scott, reduce dai grandiosi successi al botteghino di 'Top Gun' e di 'Giorni di tuono'. Il risultato fu che 'True Romance' ricevette immediatamente un'ottima risposta dal pubblico, mentre 'Le iene' non ottenne gli incassi sperati. Nel 2012 'Le iene' di Tarantino è considerato uno dei più incredibili esordi degli ultimi trent'anni, tanto che in alcuni cinema è stato addirittura ri-distribuito per una settimana in onore del suo ventennale, mentre molti faranno fatica a ricordare questo divertente fumettone a metà strada tra il road movie, il film d'azione e la storia d'amore. Il risultato è che il buon Quentin è uno dei registi più acclamati del mondo e l'imminente 'Django Unchained' è attesissimo da chiunque mastichi di cinema. Tony Scott, invece, non c'è più, si è lanciato nel vuoto da un ponte, dopo una rispettabilissima carriera di blockbuster, mettendosi sempre al servizio del puro intrattenimento, del divertimento, in modo molto onesto, professionale. Tony non è mai stato amato dai critici cinematografici e non ha mai ricevuto una nomination all'Oscar, neanche per sbaglio. Figlio di una famiglia operaia inglese, si avvicinò al cinema attraverso il mondo delle pubblicità, mentre il fratello Ridley spopolava con film del calibro di 'Alien' e 'Blade Runner'. A metà degli anni 80, girò appunto un clamoroso best seller come 'Top Gun', opera icona del cinema a stelle e strice patinato, patriottico e retorico. Quel film fu anche la sua condanna, perchè lo allontanò per sempre dalla Hollywood più intellettuale, di stampo democratico, e anche un po' mafiosetta (quella che si autocelebra negli Academy, per intenderci). Tony è sempre stato bollato come lo Scott tamarro, quello che fa film per il pubblico, per far contente le case di produzione, a differenza di Ridley, il fratello artista, quello che può permettersi qualsiasi cosa (anche colossali cagate come 'Soldato Jane' o 'Hannibal'). Personalmente, mi hanno sempre più affascinato la carriera di Tony e il suo percorso coerentissimo orientato verso un cinema di genere robusto e confezionato in maniera impeccabile. A guardar bene, i film brutti di Tony Scott non si contano nemmeno sulle dita di una mano, saranno al massimo un paio, così come i capolavori (o presunti tali) di Ridley. Tra i due, Tony è il fratello "pestifero", quello interessato alle ragazze, quello che fa più casino, ma che forse, sotto sotto, ha molte più cose da dire. 'True Romance' è uno dei suoi migliori lavori: fracassone, autoironico, spassosissimo e incalzante. Gli attori protagonisti sono Christian Slater e Patricia Arquette, all'epoca ventiquattrenni, giovani stelle sulla rampa di lancio, oggi imbolsite mezze figure che sopravvivono grazie a qualche serie tv. Tra i ruoli secondari spiccano, invece, i nomi di Gary Oldman, Brad Pitt, Samuel L. Jackson e James Gandolfini. Nel frattempo, qualcuno di loro ha fatto strada.

Emiliano Dal Toso

 

2 commenti:

  1. Nella continuity tarantiniana, i due sono quelli della rapina alla tavola calda in Pulp Fiction ;)

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  2. Ottima osservazione, da vero tarantiniano! Emiliano

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