La vita è come una corsa, possiamo decidere di trascorrerla andando con calma, assaporandone ogni momento, oppure bruciarla vivendo al massimo, circondati da continue scariche di adrenalina. Tony Scott non è mai stato un uomo spericolato, ma grazie ai suoi film è riuscito a far sognare intere generazioni facendoci provare, attraverso il grande schermo, che cosa voglia dire premere fino in fondo l'accelleratore o salire a bordo di un velocissimo jet per assaggiare il profumo della libertà. E forse sarà solo uno scherzo del destino, ma il suo ultimo lungometraggio finito e distribuito, ci parla proprio di una corsa, o meglio, di molte corse. E' l'ultima corsa per Frank Barnes, macchinista di lungo corso che sta per essere licenziato. E' la prima corsa per Will Colson, novellino ispettore ferroviario che deve giudicare il lavoro del veterano. I due si troveranno sulla strada di un convoglio grosso, lungo e carico di materiale pericoloso lanciato in una folle corsa verso centri abitati, contromano, senza conducente, a velocità crescente. Evitarlo non sarà semplice ma ancora più difficile si rivelerà fermarlo, cercando di portare in salvo la propria vita e quella degli altri. Con il suo solito stile fatto di luci forti o trasparenti, di filtri usati con sapienza, di un montaggio adrenalinico e serratissimo, Scott è riuscito a confezionare un altro buon prodotto, non eccelso ma per nulla deprecabile. Il regista inglese è stato un maestro del genere per la sua dote di saper capire quello che la gente vuole da un film d'azione, riuscendo a non sforare mai nell'eccesso di cattivo gusto. 'Unstoppable' mette in scena lo spericolato treno della Vita che parte, prende velocità, rischia di deragliare e diventa fuori controllo. Tutti sanno che prima o poi si fermerà, ma nessuno sa quando. Così, tutti noi viviamo nell'incertezza e nella speranza di posticipare il momento fatale. Tony Scott invece ci ha sorpreso ancora una volta e ha regalato un ultimo colpo di scena, con la decisione di togliersi la vita, ha scelto lui quando dire basta, è stato lui a fermare il treno, proprio come gli eroi dei suoi film.
Alvise Wollner
Alvise Wollner
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